Primarie di coalizione per il centrodestra. Non solo a Varese, ma in tutti i comuni che andranno al voto nel 2016. Forza Italia non solo ci crede, ma chiama a raccolta gli alleati per condividere il percorso.
L’idea di ricorrere alle consultazione tra gli elettori per determinare il candidato sindaco della coalizione è stata confermata ieri mattina dal coordinatore cittadino di Forza Italia e dal presidente dell’associazione Agorà , a margine di una conferenza stampa sulla Riforma Sanitaria in Regione.
Una proposta di cui si discute da tempo nel centrodestra in provincia di Varese. Mesi fa la stessa coordinatrice provinciale l’aveva lanciata, quindi erano seguite le parole del presidente onorario di Agorà , anche lui a favore delle primarie. Oggi ci troviamo davanti ad un passaggio ulteriore. Pedroni sottolinea come «sono 30 i comuni che andranno al voto l’anno prossimo in provincia, l’obiettivo è quello di fare primarie in tutti. Certo, prima di farle occorre stabilire quale sia la coalizione». Questa rimane la vera incognita. Se infatti è praticamente scontata l’alleanza tra Lega e Forza Italia, e tendenzialmente anche con l’Udc, rimane Ncd la vera incognita. Ma anche Fratelli d’Italia, la cui corsa in coalizione con Forza Italia non sempre è scontata. Ci sono poi le parole del presidente della Regione
Lombardia , che proprio da Varese mercoledì sera ha lanciato la sua “parola d’ordine”: «Il candidato sindaco sarà ancora leghista. E non un indipendente vicino al partito, proprio un leghista. Una tradizione che va avanti dal 1993. E dovrà durare almeno trent’anni, fino al 2023». Parole alle quali il coordinatore cittadino di Fi Puricelli risponde con tranquillità: «Noi non abbiamo problemi a sostenere una persona valida, indipendentemente dall’appartenenza partitica. Certo, ricordo che Forza Italia ha lasciato alla Lega il sindaco anche quando avevano percentuali ridotte, perché erano l’ago della bilancia. Oggi le parti si sono invertite, siamo noi l’ago della bilancia». Come dire insomma: ci spetterebbe. Ma Puricelli va oltre: «Non è un problema, se ci tengono ad avere sempre il generale, vorrà dire che la maggior parte dell’esercito sarà composto dai nostri».
Insomma, i forzisti ormai, dopo oltre vent’anni di sindaco leghista e in un momento storico di difficoltà del centrodestra, non si fanno più “intimidire” dai lumbard.
Sulle primarie tornano a ribadire come «dovranno essere di coalizione e aperte. Ogni partito tendenzialmente dovrebbe presentare i nomi che ha al proprio interno. E tra questi alla fine ne emergerebbe uno che rappresenti il partito alle primarie». Agorà ha organizzato mercoledì 8 luglio alle 20.45 in Sala Montanari un incontro trasversale per parlare della Riforma Sanitaria lombarda: oltre al consigliere regionale forzista , saranno presenti anche della Lega Nord e del Pd. «La riforma lombarda va a razionalizzare le spese senza tagliare i servizi ai cittadini – spiega , dirigente di Forza Italia Giovani – al contrario della riforma nazionale di Renzi, che invece taglia direttamente i servizi alla popolazione».