Sinner-Alcaraz, la beffa dei numeri: Jannik vince più punti, ma perde la finale del Roland Garros

Sinner, una sconfitta che fa male: più punti di Alcaraz ma niente trofeo
Il Roland Garros va allo spagnolo dopo oltre cinque ore di battaglia epica

La sconfitta di Jannik Sinner nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz si tinge di beffa statistica. Dopo oltre cinque ore e mezza di battaglia sul Philippe Chatrier, l’azzurro ha conquistato 193 punti, uno in più dello spagnolo (192). Eppure, il titolo è finito ancora una volta nelle mani di Alcaraz, che si conferma campione a Parigi per il secondo anno consecutivo.

Un dettaglio che sottolinea la straordinaria intensità e l’equilibrio di un match destinato a entrare nella storia del tennis: è la finale Slam più lunga mai giocata al Roland Garros nell’era Open. Una sfida tecnica e mentale che Sinner sembrava poter portare a casa, specialmente quando si è trovato in vantaggio due set a uno e sul 5-3, 40-0 nel quarto set, a un passo dalla vittoria.

Ma nel tennis, come in altri sport, sono i dettagli – e a volte gli episodi – a fare la differenza. Tre match point non sfruttati hanno aperto la rimonta di Alcaraz, che ha ribaltato la partita imponendosi al super tie-break del quinto set, dimostrando ancora una volta lucidità e resistenza nei momenti chiave.

Numeri che pesano

Oltre al punteggio globale, ci sono altri dati che rendono la sconfitta ancora più amara per Sinner. Secondo Opta Ace, l’azzurro aveva vinto le ultime 29 partite in cui aveva conquistato il primo set: l’ultima rimonta subita risaliva alla finale di Pechino 2023. Anche in quell’occasione, l’avversario era Alcaraz. Inoltre, con il primo set perso a Parigi, termina una serie positiva di 31 set consecutivi vinti negli Slam, iniziata agli Australian Open.

Un duello generazionale

La finale tra Sinner (classe 2001) e Alcaraz (2003) è la prima nella storia del Grande Slam a vedere protagonisti due giocatori nati negli anni 2000. Lo spagnolo, con il successo di domenica, diventa il secondo tennista dell’era Open – dopo Roger Federer – a vincere tutte le prime cinque finali Slam disputate.

Numeri e rimpianti, quindi, per Sinner, che esce da Parigi da numero uno del mondo, ma con la consapevolezza che la distanza con Alcaraz, almeno nei momenti decisivi, resta da colmare.