Smog, segnali incoraggianti in Lombardia: Varese eccelle, la regione migliora

Clima stabile e traffico in aumento fanno risalire il Pm10, ma i dati raccontano una Lombardia molto diversa rispetto al passato. Il capoluogo prealpino è già in linea con gli obiettivi 2030.

Clima mite, assenza di pioggia e vento, riscaldamenti accesi e traffico in crescita stanno favorendo, in queste settimane, un aumento delle concentrazioni di Pm10 in Lombardia. Un fenomeno tipico della stagione invernale che ha portato all’attivazione delle misure di primo livello in alcune città della pianura come Milano, Monza e Cremona.

Il quadro complessivo, però, è nettamente più positivo rispetto a quello di dieci o quindici anni fa. I dati mostrano una regione che, pur con criticità episodiche, respira meglio e con maggiore continuità.

A Varese la situazione è particolarmente confortante. Le rilevazioni Arpa della centralina di via Copelli, in pieno centro, indicano che nelle ultime due settimane non si è mai superata né la soglia di attenzione né quella dei 50 microgrammi per metro cubo. Nel corso di tutto il 2025, i giorni oltre i limiti sono stati appena tre. Un risultato che rende la Città Giardino un modello virtuoso: con questi valori, il capoluogo sarebbe già oggi entro i parametri che molte realtà urbane italiane dovranno raggiungere entro il 2030.

Un confronto che parla chiaro

Guardando al passato, il miglioramento appare evidente. Nel 2012 e nel 2013 anche Varese aveva vissuto inverni difficili sul fronte dello smog, con ripetuti superamenti della soglia e l’introduzione di blocchi parziali del traffico in centro. Oggi quello scenario appare lontano, grazie a veicoli meno inquinanti, caldaie più efficienti e politiche ambientali più strutturate.

Il resto della provincia e la Lombardia

Nel Sud della provincia i numeri restano complessivamente positivi. A Busto Arsizio, nel 2025, i superamenti della soglia dei 50 microgrammi sono stati 17, mentre a Saronno 18: valori che, pur richiedendo attenzione, risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli registrati in passato negli stessi periodi.

Anche nelle aree più urbanizzate della Lombardia, dove sono scattate le misure antismog, il confronto storico è significativo: le criticità restano concentrate in alcune giornate, ma non c’è paragone con le lunghe e continue fasi di emergenza che caratterizzavano gli inverni di un tempo, come ha sottolineato in più occasioni l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione.

In sintesi, lo smog resta una sfida aperta, ma i dati raccontano una regione che sta facendo passi avanti concreti. Varese corre più veloce, il resto della Lombardia segue, con una tendenza che — numeri alla mano — è decisamente incoraggiante.