«Sognavo di portare il Varese in B. Da oggi sarò solamente un tifoso»

Varese Calcio - Carmine Marrazzo non è stato confermato: «Ho atteso un mese invano»

Il re posa la corona e lo scettro. Il re è stato spodestato. Carmine Marrazzo non è più un giocatore del Varese. Ieri mattina la notizia shock: il bomber della rinascita non accompagnerà i biancorossi alla conquista della Serie D. Carminetor non segnerà più e non esulterà più sotto il Sacro Monte, sotto la Curva Nord, perché una telefonata di Paolo Basile gli ha comunuicato l’intenzione della società di non rinnovare il contratto.

E come deve essere andata? Questa mattina (ieri, ndr.) ho ricevuto una telefonata da Paolo Basile. Una telefonata che non avrei mai voluto ricevere: mi ha comunicato che la società non intende tenermi per l’anno prossimo.

Che vogliono un giocatore, un attaccante con altre caratteristiche.

Cioè che Paolo Basile mi ha detto che il direttore sportivo Alessandro Merlin e mister Giuliano Melosi vogliono per l’anno prossimo un giocatore diverso da me.

Ci sono rimasto male. Perché io il Varese l’ho sempre messo davanti al fattore economico e leggere sui giornali che non è stato trovato l’accordo mi ha fatto sinceramente male. Ma di quale accordo stiamo parlando?

Di un accordo che non c’è proprio stato. Io ho atteso una chiamata che non è mai arrivata. E oggi capisco perché non è mai arrivata…

Ora spero, e lo spero davvero, che trovino un sostituto all’altezza. Perché il Varese e la sua gente se lo meritano.

L’ho avuta, confermo, ma un mese fa. Ed è vero: mi hanno offerto meno. Diciamo che era un offerta per farmi andare via, per farmi scegliere di andare via, però…

Però per il Varese avrei accettato anche qualcosa in meno.

I miei tifosi, perché i tifosi del Varese li sento miei. Anzi, mi sento io tifoso del Varese, assieme a loro. E poi le amicizie fuori dal campo: amicizie che rimarranno a vita.

Quando l’estate scorsa scelsi di scendere in Eccellenza, lo feci per un solo motivo: la piazza. Stupidamente avevo la presunzione e il sogno di riportare il Varese in Lega Pro, e poi in B, ma purtroppo non sarà così. Mi è stato negato questo sogno.

Gli posso dire di avere fiducia nella dirigenza, perché faranno una grande squadra, e di ciò ne sono certo. Gli posso dire che tiferò con loro il Varese.

Quando il giorno della promozione sono corso sotto la Curva Nord e mi hanno cantato: «Marrazzo rimani con noi». Indimenticabili loro, indimenticabile il momento.

In campo farò come ho sempre fatto. Onorerò quella maglia, però…

È una cosa a cui non voglio e non riesco a pensare ora. Sulle mie spalle, sul mio petto, vedo solo una maglia: quella del Varese.

Spero che non accada. Ma se dovesse accadere al 90° sarò lì con i tifosi biancorossi a tifare per il Varese.

Proposte ne ho avute: tutte rimandate per aspettare il Varese. In questi giorni vedrò il mio procuratore e valuteremo tutte le offerte delle altre squadre. Vorrei aggiungere solo una cosa.

Avrei preferito salvarmi con il Varese, l’anno prossimo, che magari vincere la D con un’altra squadra.