Somma Lombardo – Frana del Belvedere sul Ticino, va sempre peggio: la casa sul fronte ormai si sta sbriciolando. Ieri in Prefettura l’appello del Comune alle istituzioni superiori: «Non lasciateci soli». La situazione al Belvedere di Somma si fa di ora in ora sempre più drammatica. Le piogge del weekend avevano spazzato via gli interventi di contenimento disposti dall’amministrazione comunale, ieri l’incubo si è trasformato in realtà. La casa della famiglia Rovelli, la casa gialla che prima della calamità era a 50 metri dal costone sul Ticino, sta per essere inghiottita dal fronte della frana. Ieri pomeriggio già il primo pezzo dell’abitazione è crollato.
«In un’ora e mezza la frana si è mangiata 30 metri – raccontava ieri mattina Giuliano Rovelli, che con la sua famiglia aveva già abbandonato l’immobile alle prime avvisaglie di un pericolo di crollo – tutto il nostro giardino è finito nel fiume, il Ticino è un’onda marrone di detriti. Uno spettacolo sconvolgente». Il Comune ammette la propria difficoltà nel contenere gli effetti degli smottamenti. Ieri pomeriggio il sindaco Guido Colombo lo ha ribadito nel vertice convocato dal prefetto di Varese Giorgio Zanzi, al quale erano presenti i tecnici di Regione Lombardia e di tutte le istituzioni coinvolte nell’operazione. È stato chiesto lo stato di calamità naturale. «Ma è lo Stato che deve concederlo – sottolinea il primo cittadino – invece nella tabella delle catastrofi naturali questo tipo di evento capitato a Somma rientra nella competenza dell’amministrazione comunale». È quello che ha affermato ieri nel question time al Pirellone l’assessore regionale alla protezione civile Romano La Russa, con poche parole: «Non esiste alcuna competenza regionale, ma solo comunale».
Il sindaco Colombo non ci sta: «Noi stiamo cercando di far capire che la questione è seria e che, al di là delle cause e dei problemi locali, rischia di provocare conseguenze per la gestione delle acque della diga del Panperduto, influenzando le irrigazioni nel canale Villoresi e mettendo in difficoltà la centrale Enel che riceve acqua sporca. Spero che ci si renda conto della
necessità di un aiuto superiore, che è doveroso. O dobbiamo rischiare che Milano rimanga senza elettricità per accorgerci della complessità del problema?». Per il momento sul tavolo del prefetto non sono stati fatti passi in avanti, anche se per domani mattina è annunciato l’arrivo di ben tre assessori regionali (Daniele Belotti e i varesini Raffaele Cattaneo e Luciana Ruffinelli) per il sopralluogo al Belvedere.
«Di fronte agli ulteriori fatti e al timore che la situazione possa ulteriormente peggiorare – aggiunge Guido Colombo – speriamo che la posizione della Regione possa essere modificata. Le norme stridono con la necessità e urgenza di interventi e sulla chiarezza delle soluzioni e delle risorse finanziarie da mettere in campo».
p.rossetti
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