Somma Lombardo – È ancora in fase d’accertamento la causa che ha scatenato l’incendio all’ex Bellora, mandando in fumo settemila metri quadrati di capannoni nella notte tra venerdì e sabato.
Intanto in Comune si sta ricostruendo la situazione delle presenze in quel sito. Situazione dichiarata «fuori controllo» dallo stesso sindaco Guido Colombo. C’erano contratti d’affitto scaduti da almeno due anni che sarebbero peraltro dovuti durare soltanto sei mesi, stipulati all’inizio del 2009. O locazioni da chiudersi a fine 2010 eppure tuttora in atto.
All’invito del sindaco Colombo, hanno risposto una quindicina di persone, ieri mattina. Il primo cittadino ha ricordato loro le agevolazioni per l’accesso al credito grazie all’accordo appena stipulato tra ente locale e Artigianfidi. «La situazione non è facile. C’è chi ha perso tutto», ricorda Colombo. «Vedremo se riusciremo a istituire una sorta di fondo di solidarietà. Nel complesso ci sarà un milione di euro di danni».
La messa in sicurezza dell’ex Bellora è, nel frattempo, continua. Ancora ieri, i vigili del fuoco della stazione di Somma erano sul posto, in via Mameli, per ulteriori controlli.
Si cammina in mezzo alle macerie e lo sguardo può allungarsi soltanto sui segni della distruzione. In fondo al tunnel che separa i due lotti di proprietà dell’ex area industriale, ci sono sette macchine bruciate. Buttando l’occhio tra le finestre e le porte spaccate dalle fiamme, dentro i locali che facevano da depositi per attività edili, artigianali o di ambulanti, ancora e soltanto macerie. La copertura di migliaia di metri quadrati di capannoni non c’è più: il cielo è a vista.
Soltanto il rumore dei telai della Pizval, dava segni di vita, ieri, alla ex Bellora.
I vigili del fuoco di Somma si sono consolati così, vedendo gli operai al lavoro ai quali hanno salvato l’occupazione. E’ stata davvero dura per la squadra del turno C del distaccamento di Somma, la prima ad arrivare sul posto sabato all’una di notte: c’era un fronte di fuoco che avanzava, il fumo in faccia e il vento addosso che sputava lapilli e trascinava le fiamme su tutta l’area. «Abbiamo sofferto tanto», ammettono senza voler apparire e senza darsi delle arie. La lotta è stata contro il fuoco e contro il vento. In più, le bombole di gpl presenti in loco che sono esplose. Per i vigili, un rischio incredibile e continuo, minuto dopo minuto.
Sul posto ritorneranno ancora, per tenere monitorata la situazione. Nel frattempo, un’ordinanza del sindaco mantiene il divieto d’accesso sull’area andata distrutta che potrà essere soltanto demolita e sulla quale potrebbe essere imposto un vincolo.
Alessandra Pedroni
p.rossetti
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