Somma Lombardo– Una provincia a tutto GAS. Crescono le adesioni ai gruppi d’acquisto solidale, che sperimentano nuove forme di condivisione e di sostenibilità. Tessile, energia e agricoltura i nuovi fronti di sperimentazione. Lo si è appreso ieri alla comunità Anffas di Maddalena, che ha ospitato Buono e Giusto, la giornata del consumo consapevole e sostenibile, decima edizione del Forum “Intergas” del Varesotto. Occasione per lanciare lo statuto del distretto di economia solidale varesino “Des-Va” e per dare respiro ai nuovi progetti in corso. Oggi i GAS attivi in provincia sono 47, che si rivolgono ad almeno 120 produttori certificati, anche se il censimento è in aggiornamento. «Il numero dei gruppi e l’attenzione nei loro confronti è in continua crescita» ammettono gli aderenti. Più che la crisi è la consapevolezza di dover virare verso un modello di sviluppo sostenibile a spingere le famiglie verso la rete dei gruppi d’acquisto solidale. Anche perché entrare a far parte di un GAS non significa risparmiare nell’immediato sulla spesa, ma richiede lo sforzo di «un cambio di mentalità e di stili di vita e di consumo». Il carrello della spesa dei
gruppi, oltre agli alimentari, comprende ormai stabilmente detersivi, cosmetici, prodotti finanziari e assicurativi, prodotti tessili e per la casa. Ma le sperimentazioni che guardano al futuro non mancano. Come il progetto di «pedagogia della terra» presentato da Donatella Reggiori: «Per un’agricoltura sostenuta dalla comunità dei consumatori attraverso un sistema di garanzia partecipata fondato sull’affidabilità più che sulle etichette, in fase di test sulle filiere dell’ortofrutta, allevamento e trasformazione». Oppure il progetto Energia21Laghi, che coinvolge un bacino di 50mila abitanti da Laveno a Vergiate, per promuovere «soluzioni per l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili, favorendo l’incontro tra domanda e offerta», come spiega il coordinatore Fulvio Fagiani. Tra le iniziative, una “green school” per 3mila studenti in 35 scuole, gruppi d’acquisto per il fotovoltaico, nuclei di coproduzione di energia e un progetto in rete con l’università dell’Insubria per gli audit sui consumi termici. Infine “L’oasi del tessile”, che coinvolge tre aziende dell’Altomilanese che propongono articoli biologici ed ecologici di alta qualità direttamente ai Gas, ponendosi come obiettivo, rivela Mattia Ossola, quello di «mantenere i posti di lavoro sul territorio e non disperdere il patrimonio di conoscenze del settore».
p.rossetti
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