Somma, profughi al lavoro Ripuliranno il parco Robinson

Somma Lombardo – Saranno i migranti arrivati a maggio dal Nord Africa, a ripulire il parco Robinson e a riconsegnarlo alla cittadinanza.

Il progetto ha un nome inequivocabile: “Recupero parco Robinson” e vede in campo il comune di Somma, la prefettura di Varese e la cooperativa sociale Naturcoop in grado di occuparsi della guida non solo teorica ma anche pratica dei migranti.

Dunque lo spazio pubblico tra i boschi di Maddalena in stato di abbandono da vent’anni, tornerà a vivere. Le piante infestanti, lasceranno il posto ad essenze autoctone (questo in un secondo momento). Da subito, sarà pulizia del sottobosco ormai in sofferenza non solo per i rifiuti depositati dove non si dovrebbe, ma anche per la mancata cura. Verranno inoltre abbattute le piante pericolanti e messa in tal modo in sicurezza l’area, spiegano dalla cooperativa.

Non appena ottenuto il benestare dal parco del Ticino (il comune ha appena inoltrato la richiesta di intervento all’ente Parco), sarà possibile mettersi all’opera. Sono 25 i migranti che hanno aderito alla proposta di impegno (l’attività pratica non prevede alcun compenso) e che durante il mese di dicembre, si metteranno al lavoro a gruppi di cinque, per circa sei settimane. A loro un’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi e la dotazione di vestiario e attrezzature adeguate. Quindi, tutti nel bosco.

Entro la prossima primavera o estate, il parco Robinson potrebbe dunque essere di nuovo frequentato dai sommesi, sempre che il Comune trovi qualche risorsa economica da spendere per l’arredo del sito (per cominciare almeno panchine e bagni).

Secondo il sindaco Guido Colombo «la natura di quell’area è quella di un’area feste». Dunque un minimo di attrezzatura non dovrebbe mancare. Nel frattempo, sarà felice dell’iniziativa il già senatore leghista Luigi Peruzzotti che da diversi anni chiede il recupero di quello spazio verde. L’ultimo appello risale a un anno fa, al microfono del consiglio comunale, rivolto proprio al primo cittadino.

Ora la volontà di non abbandonare del tutto un posto storico di Somma, denso di ricordi per molti, si unisce alla necessità di occupare 35 asilanti approdati nella piccola Case Nuove sette mesi fa, alloggiati all’hotel Il Cervo.

«Voglio ringraziare i volontari che da fine maggio ad oggi, hanno tenuto i corsi di alfabetizzazione di lingua italiana», annota l’assessore ai Servizi sociali Claudia Colombo. «Ritengo sia davvero importante il progetto di recupero del parco Robinson perché i migranti arrivati da noi comprendano che la vera Italia non è quella della televisione dove magari hanno pensato di poter trovare chissà quale fortuna. Le difficoltà ci sono anche qui, anche da noi la vita può essere dura, soprattutto in questo periodo in cui molte persone perdono il posto di lavoro e non possono nemmeno spendere la loro professionalità come vorrebbero».

Largo allora alla collaborazione. «La pulizia del territorio (dall’alzaia del Ticino alle vie cittadine) potrebbe essere un progetto ad ampio raggio per occupare i migranti e rilasciare quindi loro un attestato che testimoni il lavoro svolto, come una sorta di credenziale», spiega l’assessore. Il comune di Somma vuole provarci.
Alessandra Pedroni

p.rossetti

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