Sostegno ai disabili Interrogazione da Varese

Sostegno agli alunni disabili, ecco l’interrogazione preannunciata sulle colonne del nostro giornale dalla senatrice (ex grillina) Laura Bignami del “Movimento X”: «Ministro, sa dirci quante ore di sostegno sono coperte da insegnanti?».

La senatrice di Busto Arsizio aveva già sferzato il premier con un tweet che chiedeva attenzione al problema del sostegno ai disabili, nel giorno della relazione di Matteo Renzi in Senato. Ora, come promesso in quell’occasione, il caso diventa oggetto di un’interrogazione al ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Alla quale Bignami chiede «se ad oggi abbia contezza di quanti siano gli alunni disabili presenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, di quante siano le ore di sostegno di cui necessitano e quante di queste risultino coperte da insegnanti di sostegno», alla luce del fatto che, come la senatrice ha sperimentato con la sua pelle anche quest’anno nel caso specifico di suo figlio che frequenta la terza media, «ogni anno si registrano ritardi significativi nell’assegnazione delle risorse professionali a supporto degli alunni con disabilità, a discapito delle esigenze effettive degli alunni».

Ma l’occasione è propizia anche per ricordare «la risoluzione votata all’unanimità in commissione istruzione al Senato, che impegna il governo a risolvere il problema degli insegnanti di sostegno, garantendo la cosiddetta continuità didattica, ovvero la possibilità per i bambini con disabilità più o meno gravi di avere uno stesso insegnante di sostegno durante tutto il ciclo scolastico». E per chiedere al ministro Giannini «quali iniziative intenda intraprendere affinché nelle scuole la disabilità non sia

vista come un impedimento, ma come un insieme di potenzialità dei ragazzi su cui lavorare, eliminando l’impronta assistenzialista della scuola e favorendo quella riabilitativa», ma anche, tra le altre cose, «se non ritenga necessario far sì che i percorsi di formazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori siano differenziati in base ai deficit degli alunni, secondo alcune specifiche macroaree come ad esempio: autismo, ritardi mentali, disturbi comportamentali, ciechi, audiolesi, handicap esclusivamente fisici».

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