Milano, 16 ago. (Apcom) – Si chiama Lorenzo Siciliano ed è un 23enne sorvegliato speciale, con precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, l’uomo fermato dagli agenti della Squadra Mobile perché ritenuto responsabile della sparatoria sul lungomare di Bari. Il giovane che sarebbe affiliato al clan Diomede attivo nel locale quartiere Carrassi, è stato posto in stato di fermo dalla polizia. Nella sparatoria sono rimaste ferite due passanti di 32 e 28 anni.
Secondo la polizia, la sparatoria sarebbe nata al culmine di una lite tra il fermato e un altro pregiudicato barese che sarebbe stato l’obbiettivo dei numerosi colpi di arma da fuoco esplosi. Oltre alle due donne, ricoverate al Policlinico di Bari con prognosi di 20 e 45 giorni, è rimasto ferito ad un polpaccio da un proiettile di rimbalzo anche il cognato del secondo pregiudicato, intervenuto per sedare la lite. Nonostante le numerose persone presenti sul lungomare, solo le vittime dell`agguato hanno fornito dichiarazioni utili per la ricostruzione dei fatti.
Il fermato è indagato per i reati di tentato omicidio, lesioni personali aggravate dall`uso delle armi, porto e detenzione di arma da fuoco.
La lite si è scatenata “per futili motivi” ha spiegato Giorgio Manari questore di Bari, intervistato da SkyTg24. Il motivo: “alcuni commenti pesanti rivolti alla sua compagna a cui l’uomo ha reagito eccessivamente”.
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