LOS ANGELES – A vederla in “Sparkle”, bella e brava – perché Whitney Houston, cantante talentuosa, sapeva anche recitare – resta difficile accettare la sua morte, avvenuta l’11 febbraio, dipinta come l’ultimo gradino di una scala fatta di alcol e droga.
Diretto da Salim Akil e remake dell’omonimo film del 1976, “Sparkle” esce questo week end negli Usa, in Italia il 14 settembre.
Racconta la vera storia delle Supremes: la Houston interpreta Emma, la madre delle sorelle che formeranno la band.
l.barocco
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