Milano, 3 ago. (TMNews) – La Nasa si prepara alla sua prima missione spaziale dell’era post-Shuttle; una missione che parlerà italiano. Il 5 agosto, infatti, con un razzo Atlas V 551 partirà dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, in Florida, il satellite Juno con a bordo gli strumenti Jiram e KaT dell’Agenzia spaziale italiana. Nel 2016, 5 anni dopo il lancio, Juno raggiungerà Giove, per studiare il più grande pianeta del Sistema solare.
Juno fornirà informazioni sui poli, sulle aurore, sulla composizione e caratteristiche dinamiche dell’atmosfera, studierà il campo magnetico e le proprietà gravitazionali del pianeta, renderà possibile una più ampia conoscenza della sua composizione e dei processi di formazione dell’intero Sistema solare.
Tutto questo, grazie ai 2 strumenti di costruzione italiana: Jiram (Jovian InfraRed Auroral Mapper), realizzato da Selex-Galileo , uno spettrometro con camera a infrarossi che permetterà di acquisire simultaneamente immagini ed informazioni spettrali nell’infrarosso e KaT (Ka-Band Translator), realizzato da Thales Alenia Space Italia che effettuerà esperimenti di radio-scienza in grado di fornire informazioni sulla composizione interna del pianeta e sul campo gravitazionale di Giove.
Su Juno, infine, volerà un altro pezzo d’Italia: in collaborazione con l’Università di Padova, è stata realizzata, infatti, una targa dedicata a Galileo Galilei per celebrare lo scienziato italiano e la scoperta delle lune medicee.
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