È al suo debutto in B è sicuro sia in uscita che tra i pali: grande parata su Piccolo, graziato dalla traversa a inizio ripresa, non può nulla sul pari.
Buon primo tempo più in contenimento che in attacco. Appena ha spazio, nella ripresa, ara la fascia.
Lui e Simic tirano giù una riga sull’erba con un imperativo: di qui non passa nessuno. Capitolano quasi per caso. Si spinge in avanti nel finale per cercare la vittoria, con il cuore più che con le gambe.
Duro e puro, è un grande difensore. Perché non bada a fronzoli, si incolla alla preda e non la molla più. Si prende però un’ammonizione che lo esclude dalla sfida alla capolista Carpi.
I primi applausi del Franco Ossola lo hanno rinfrancato. Perfetto nel primo tempo e costretto al doppio lavoro perché Rivas non lo aiuta. Si perde Kvrzic sull’azione del pari.
Tiene la posizione ma con la palla tra i piedi è un pianto. Abbiamo apprezzato lo sforzo di tornare, rimettendosi in gioco per pochi soldi ma deve scegliere cosa fare da grande. Noi abbiamo bisogno di lui.
Tanta corsa, qualche errorino ma non si risparmia mai, e quindi perde un po’ di lucidità in impostazione. Grave però l’errore finale da cui nasce il pareggio dei liguri.
Lo scalciano, gli tengono la maglia ma non lo prendono mai. Nella prima mezz’ora del primo tempo è perfetto. Va di fioretto e di sciabola, vederlo giocare è un piacere.
Inizia al piccolo trotto. Poi il suo sinistro si scalda e mette Miracoli ad un centimetro dal vantaggio. Ci prova da fuori. Cala alla distanza.
Finito il restauro pochi minuti prima dell’inizio, il capitano è titolare a sorpresa. Lotta anche su una gamba sola, fino a quando non ne ha più.
Più volte vicino al gol, più volte ad un passo dal miracolo. Si guadagna il rigore, corre, battaglia, tiene su la palla e fa reparto, gruppo, squadra.
Come all’andata, non ha paura di prendersi la responsabilità più grande.
Ottimo in ripartenza, fa tutto ciò che Rivas non era riuscito a fare prima di lui.