Non solo palaghiaccio, gli impianti sportivi di Busto al centro di una serie di valutazioni. In primis la piscina Manara: «C’è un’offerta per la gestione, ma dobbiamo valutarla attentamente» rivela l’assessore allo sport .
Il palaghiaccio di Beata Giuliana è il più chiacchierato, ma sono diversi gli impianti sportivi su cui l’amministrazione comunale sta concentrando le sue attenzioni. Del resto, Busto è città di sport e l’impiantistica è sempre stata un fiore all’occhiello. Risolta la questione della gestione del PalaYamamay, la casa della pallavolo, con il rinnovo dell’accordo con la Futura Volley e la sponsorizzazione Yamamay, ora sono in corso le valutazioni sulla piscina Manara.
La gara per la gestione per i prossimi 12 anni ha visto un unico soggetto partecipante, la Sport Management di , che ha avventatamente “cantato vittoria” nei giorni scorsi annunciando l’assegnazione dell’impianto.
Tecnicamente però, come specificato da una nota di Palazzo Gilardoni, «la Commissione giudicatrice ha aggiudicato la gara in via provvisoria. L’aggiudicazione definitiva potrà avvenire esclusivamente a seguito di provvedimento dirigenziale subordinato a due condizioni: la copertura finanziaria della spesa relativa all’eventuale accollo al bilancio comunale della compensazione prevista e la verifica del possesso dei requisiti di ordine generale e speciale prescritti nel bando di gara».
Cosa significa lo “traduce” l’assessore allo sport Alberto Armiraglio: «Quel bando non prevede che automaticamente venga effettuata l’aggiudicazione al miglior offerente. Al di là del fatto che, finché non ci sarà il bilancio approvato, non sarà possibile avere a disposizione le cifre previste a titolo di compensazione al gestore, in questa fase sono in corso tutte le valutazioni previste nel bando per verificare se l’offerta risponde ai requisiti richiesti». In soldoni, la procedura potrebbe andare per le lunghe, come minimo fino a che non sarà approvato il bilancio, entro fine settembre.
Oltretutto, un’altra società che ha partecipato alla gara ma ne è stata esclusa potrebbe fare ricorso, provocando così un ulteriore allungamento dei tempi burocratici. Questo per quanto riguarda la piscina, poi ci sono gli altri impianti, per i quali , consigliere del Pd, suggerisce in un’interrogazione di «partecipare al bando regionale dello scorso 30 luglio che mette a disposizione fondi ad hoc per l’impiantistica sportiva». L’amministrazione, replica Armiraglio, «ci sta ragionando, anche se il limite di 100mila euro per ogni singolo intervento è un po’ limitante».
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