UBOLDO – Contro il degrado dato dai cani e dai loro padroni “incivili”, il Comune di Uboldo non terrà più una linea morbida. A seguito delle tante segnalazioni dei cittadini, stanchi di dover fare lo slalom tra le deiezioni degli animali e anche di non poter entrare in un parco senza il timore di essere aggrediti ci saranno multe a pressione a seguito di un’ordinanza comunale che prevede multe da 50 fino 1.291 Euro, per chi sarà colto in flagranza.
Innanzitutto i padroni dovranno avere sempre con sé la museruola, da applicare in caso di potenziale pericolo, e assicurarsi che il cane non sia pericoloso né minaccioso per l’incolumità di altre persone o suoi simili. Per questo sarà comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 150 euro. Inoltre l’obbligo di utilizzare sempre il guinzaglio corto, ovverosia non più lungo di un metro e mezzo, o in alternativa far indossare al cane una museruola. Per questa infrazione la multa andrà dai 258 a 1.291 Euro, che potrà essere ridotta a 430,33 Euro, nel caso in cui si dovesse pagare subito.
L’obbligo infine per i proprietari di questi animali di avere paletta e sacchetto, per poter rimuovere le deiezioni canine sia solide che liquide (acqua senza aggiunta di sostanze chimiche o detergenti, in apposito contenitore e in quantità sufficiente, ndr): in questo caso la sanzione andrà da 25 a 75 euro. Per chi, infine, non chiuderà per bene tali escrementi nei contenitori specifici, e non li deporrà nei cestini stradali o anche in caso
di tracce di urina canina (per la quale l’ordinanza avrà vigore dal 31 ottobre al 1 marzo, ndr), su edifici anche privati che si affaccino su aree pubbliche o a uso pubblico e su mezzi di locomozione parcheggiati, dovrà essere versata – dice l’ordinanza – una «sufficiente quantità di acqua utile a garantire la pulizia della superficie». A chi contravverrà a tale obbligo sarà dunque applicata una multa da 80 a 240 euro.
Le parole dell’assessore all’Ecologia Carlo Copreni
Se siamo arrivati a questo punto è per le continue lamentele della gente, che punta il dito contro i padroni e conduttori di cani che non si preoccupano di far insudiciare di feci e urina il suolo pubblico (strade, marciapiedi, piazze, aiuole e zone verdi).