Stasera al PalaWhirlpool sveliamo la nostra sorpresa per Natale

C’era traffico ieri mattina al Teatro Santuccio di Varese. Un via vai di gente che ha contribuito ha infittire il mistero sul virus che sta contagiando i varesini: perché tutti cantano e tutti ballano in città?

– L’altro ieri avevamo scritto della tranquillità di un normale sabato pomeriggio prenatalizio sconvolta da un gruppo di persone che si era messo a cantare sotto l’albero di piazza Monte Grappa, con tanto di sindaco, assessori e personaggi vari. E poi perché una splendida ballerina () si muoveva sinuosamente tra la fontana e la Torre Civica, accompagnando il canto, catturando l’energia dell’aria e riempiendo di colore la piazza?
E che dire di , alle prese con i gamberi dello chef e anche lui canterino nella cucina del ristorante La Perla? A darci di ugola ieri sono stati altri,

presentatisi nella sala registrazioni del piccolo anfiteatro davanti a Palazzo Estense. Si è sentita la nota voce di Radio Italia , per esempio. E quella di un politico famoso, molto famoso, uno che con la musica è cresciuto e nella musica si rifugia ogni volta che può: il personaggio era contento come un bambino davanti al microfono, e si è reso disponibile per quasi un’ora agli “architetti” di un’iniziativa che – per il momento – continua a essere avvolta nella nebbia.
Non solo vip al Santuccio. È arrivato anche il giovane , volto riconosciuto da coloro che amano gustarsi il kebab di corso Matteotti. Il ventottenne turco, ex studente di economia all’Insubria, ha prestato convinto il proprio canto, perché ha capito che lo avrebbe fatto per un buon motivo: Varese, quella che è diventata la sua città.
Manca pochissimo per svelare ciò che in questi giorni è stato ammantato da un velo: stasera, venti minuti prima di Varese-Avellino, al Palawhirlpool si capirà tutto.