I numeri parlano chiaro: 23 punti fatti dal Varese contro i 5 del Legnano, 14 gol segnati dai biancorossi contro gli 8 dei lilla, 7 reti subite contro 21, 7 vittorie ad 1, 2 sconfitte ad 8, seconda in classifica contro l’ultima. Inoltre, in cinque impegni casalinghi finora, il Legnano ha ottenuto un solo punto, mentre il Varese in trasferta ha perso solo a Caronno Pertusella con la Caronnese. Il Mari allo stato
attuale non è un fattore, complici anche le contestazioni che ormai perdurano da due mesi. Bene, fatte tutte queste premesse, avete mai creduto ad un derby dall’esito scontato? Noi no, e proprio per questo Legnano-Varese assume la forma di una delle partite più difficili di questo inizio di stagione. Le motivazioni, da una parte e dall’altra, sono molteplici ma il Legnano dovrà attingere a forze ed orgoglio superiori per scardinare il pronostico.
Il direttore sportivo del Varese, Alessandro Merlin, che è anche un ex lilla, non è tipo da usare tanti giri di parole. Il modo in cui si esprime è chiaro, diretto, immediato, non c’è spazio per interpretazione alcuna. Insieme a lui, contiamo le spine che potrebbero pungere il Varese nel derby di domenica, e anche nei giorni di avvicinamento: «È una partita non semplice da preparare in settimana, soprattutto perché affrontiamo una squadra buona, che secondo me non merita affatto i pochi punti in classifica che ha, e per questo pericolosa. Questo incrocio diventa ancora più complesso nel momento in cui tutti guardano la classifica, è normale, però sulla carta ci si aspetterebbe un solo risultato. Però va preparata con la stessa concentrazione con cui si preparano tutti gli altri impegni di campionato. Non ci saranno infatti grossi cambiamenti». Un aspetto molto importante sarà quello dell’approccio, vistosamente migliorato rispetto alle ultime uscite: «Penso che sia fondamentale ripetere una prestazione come quella di Settimo Torinese, ci vuole un tipo di partita così. Quindi aggressiva, di livello, fin dai primi minuti. Ci tengo a dire però che nemmeno domenica siamo partiti male, ci è mancata solo la finalizzazione. Se fosse arrivato un gol nel primo quarto d’ora, staremmo parlando di un’altra partita». Quanto è plausibile credere ad un Legnano in crisi? «A prescindere da ciò che dice la classifica, io ci credo poco, pochissimo».
Merlin è un ex, perché a Legnano ci è stato da calciatore in due occasioni: prima in C2 nel 2001/2002, successivamente nel 2009 in Lega Pro Seconda Divisione. Un ambiente, quello lilla, che Merlin conosce bene, nonostante sia difficile decifrare cosa stia accadendo in queste settimane: «Sinceramente non mi aspettavo che ci fosse contestazione, ma ammetto di non conoscere i meccanismi attuali della piazza, sono dinamiche che non conosco e che sinceramente faccio fatica a giudicare». Giocare in uno stadio che contesta quanto può influenzare la prestazione di un giocatore? «Si può leggere in due modi: da un lato può metterti in difficoltà ma dall’altro può caricarti».