Stefano Argentino si suicida in carcere: era accusato dell’omicidio di Sara Campanella

Il processo sarebbe iniziato a settembre. L’uomo si è tolto la vita impiccandosi nella sua cella: inutili i soccorsi. Aperto un fascicolo per accertare i fatti.

Stefano Argentino, l’uomo accusato del femminicidio di Sara Campanella, si è tolto la vita in carcere. L’episodio è avvenuto oggi, 6 agosto 2025, a pochi mesi dall’inizio del processo previsto per settembre. L’uomo era detenuto con l’accusa di aver ucciso Sara lo scorso 31 marzo.

Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 17 Argentino era in compagnia di altri detenuti, quando si sarebbe allontanato e si sarebbe impiccato, probabilmente approfittando di un momento di solitudine. Quando gli agenti della polizia penitenziaria lo hanno trovato, era già privo di sensi. Tutti i tentativi di rianimarlo si sono rivelati vani.

La Procura ha aperto un fascicolo d’indagine per chiarire la dinamica del suicidio e verificare eventuali omissioni o mancanze da parte dell’amministrazione penitenziaria.

Argentino era in carcere da oltre quattro mesi. Il suo nome era balzato agli onori delle cronache dopo l’arresto per l’omicidio di Sara Campanella, la giovane donna trovata senza vita in un appartamento lo scorso marzo. Il caso aveva suscitato profondo sdegno e rilanciato il dibattito nazionale sulla violenza di genere.