Stipendi più alti per medici ed infermieri nella fascia di confine, ecco cosa prevede il Governo nel 2024

Lo scopo è impedire l'impoverimento delle professioni sanitarie sul territorio, vanificando la concorrenza Svizzera sui salari. La soddisfazione dell'On. Candiani che ha lavorato per questo scopo: "ascoltate le richieste del territorio"

ROMA – Forse non sarà la soluzione definitiva per bloccare il flusso di frontalieri sanitari dalla Lombardia al Canton Ticino, ma sicuramente il passo in avanti è incoraggiante. Nel testo della legge Finanziaria 2024, della quale circolano già da qualche giorno le bozze, allo studio del Governo Meloni è infatti previsto un fondo di poco più di 100 milioni di euro “destinato al sostegno del servizio sanitario delle aree di confine in particola a beneficio del personale medico e infermieristico sotto forma di premio di frontiera.”

Tradotto: medici ed infermieri che vivono e lavorano nelle nostre zone avranno una busta paga più consistente alla fine del mese. Questa misura sarà finanziata attraverso una maggiore trattenuta – dal 3% al 6 % – sullo stipendio dei frontalieri italiani che hanno esercitato il diritto di opzione e non pagano un’assicurazione malattia in Svizzera, bensì si appoggiano in toto al servizio sanitario nazionale italiano. In questo modo si inserisce un criterio di equità e si finanzia una misura che andrà a diretto beneficio delle zone di confine, particolarmente toccate dalla carenza di personale medico ospedaliero (ma anche dei medici di medicina generale) che preferiscono lavorare oltre confine per via degli stipendi nettamente più alti, almeno fino ad oggi.

Il Governo raccoglie così il grido di allarme delle associazioni di categoria e dei sindacati, che da tempo denunciavano la fuga dei camici verso la Confederazione Elvetica e chiedevano misure economiche ed organizzative per diminuire il grande divario salariale esistente.

Secondo il Deputato della Lega Stefano Candiani, che ha lavorato a Roma per questo provvedimento, i sanitari vedranno in busta paga tra i 700 ed i 1000 euro in più al mese, soldi che sarebbero finiti nella fiscalità generale dello Stato ma che l’intervento degli esponenti territoriali della Lega ha consentito di destinare ad hoc alle professioni sanitarie nella fascia di confine. Grande soddisfazione anche da parte del Consigliere Regionale Emanuele Monti, che insieme all’Onorevole Candiani parlano di « svolta che si attendeva da anni e che finalmente questo governo ha reso concreta. Un ringraziamento va fatto al ministro Giancarlo Giorgetti per il lavoro svolto su questa misura, tanto attesa dai professionisti del settore sanitario».

Una volta approvata la Legge Finanziaria 2024, saranno le Regioni, d’intesa con i rappresentanti delle categorie interessate, a decidere che tipo di contributo applicare ai frontalieri e quindi come gestire il bonus economico da destinare a medici ed infermieri.