Fondi pensione, meno tasse ma soltanto per chi investe

Maratona finale per la Legge di stabilità, oggi il testo al Senato
Artigiani, credito d’imposta del 10%. Tagli ridotti per i patronati

Credito d’imposta per le imprese senza dipendenti, così come per ridurre la tassazione su fondi pensione e casse privatizzate, legando lo sgravio agli investimenti nell’economia reale. Sono alcune delle modifiche che arrivano mentre la manovra è al rush finale in Senato, con la maratona notturna della commissione Bilancio per sciogliere gli ultimi nodi e portare il testo oggi in Aula. Scontata la fiducia visti i tempi stretti per consentire anche il terzo passaggio di ratifica alla Camera (dove già si prevede il voto finale per lunedì prossimo).

Il tour de force della Commissione serve per chiudere il voto anche sull’ottantina di emendamenti presentati dall’esecutivo, pacchetto sfoltito di sole nove proposte tra cui il «congelamento» del canone per le frequenze tv e la disponibilità del carburante sequestrato per le Forze di polizia (inammissibili) mentre altre ipotesi, tra cui la soluzione alla questione delle armi sceniche per i set cinematografici e la revisione del canone per le «trivelle», così come le royalties che potevano concorrere al pareggio di bilancio per le Regioni,

sono state ritirate.
Le modifiche più attese portano la firma del relatore, Giorgio Santini (Pd) e sono frutto della mediazione portata avanti fino all’ultimo tra maggioranza e governo: vengono così «sterilizzati» gli aumenti di tassazione su fondi pensione e casse privatizzate (che la manovra faceva salire nel primo caso dall’11 al 20% e nel secondo caso dal 20 al 26%) ma solo per la quota di investimenti «infrastrutturali», che saranno dettagliati con un provvedimento successivo. Un modo, insomma, per spingere casse e fondi a investire appunto nell’economia reale, non solo in titoli. Sciolti anche i nodi dei minimi (il tetto per accedere al nuovo regime forfettario passa da 15 mila a 20 mila euro) e dell’Irap per le aziende che, non avendo dipendenti, non potevano beneficiare dello sconto dall’imposta del costo del lavoro e si ritrovavano allo stesso tempo anche senza il beneficio del taglio del 10% dell’Irap deciso quest’anno e «assorbito» dal nuovo intervento. Per gli autonomi arriva quindi un credito d’imposta del 10% che «compensa» questo doppio svantaggio.

Con le modifiche del relatore arriva anche, su forte pressing parlamentare, una nuova riduzione al taglio imposto ai patronati: dagli iniziali 150 milioni, resta una sforbiciata di appena 35 milioni. «È un fatto certamente positivo l’approvazione dell’emendamento alla Legge di stabilità che riduce a 35 milioni di euro i tagli al finanziamento dei patronati», ha sottolineato con soddisfazione il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan: «Ha prevalso il buon senso e la cultura della sussidiarietà».
Vengono poi ripristinati 30 milioni per incentivare la contrattazione di secondo livello. Ma arrivano anche risorse per fronteggiare i danni dell’alluvione di Genova, e nuove risorse per i lavori di ricostruzione post terremoto dell’Aquila e dell’Emilia.
Ultimo scoglio da affrontare sarà quello delle partecipate locali, vista la spinta parlamentare, anche sulla scia dell’inchiesta su «Mafia Capitale», anche con norme specifiche sulle partecipate di Roma, legate al piano di rientro: si ragiona di rendere ancora più stringenti le norme già inserite in Legge di stabilità per fare davvero partire, come ha spiegato Federica Chiavaroli di Ncd, «il piano Cottarelli».