Notte nella tormenta per tre alpinisti Vivi grazie a una buca scavata nella neve

Tre varesini illesi per miracolo durante un’ascensione sul ghiaccio in Valtellina. La scelta di trovare un riparo li ha salvati. Recuperati all’alba dal Soccorso alpino

Bloccati in vetta da una tormenta di neve: notte da incubo per tre alpinisti varesotti. Il gruppo era impegnato in un’escursione su una cascata in Val di Mello, nel territorio comunale di Valmasino, in provincia di Sondrio. Gli alpinisti provenienti da Lonate Ceppino, Busto Arsizio e Cislago, di età compresa tra i 28 e i 60 anni, tutti scalatori esperti, sono rimasti sorpresi dal maltempo sabato pomeriggio dopo aver affrontato una cascata di ghiaccio e hanno trascorso la notte al gelo. Sopravvivendo per miracolo alle temperature sotto zero della notte.

A dare l’allarme al 118 di Sondrio, nella serata di sabato, sono stati due amici con i quali avevano appuntamento in paese al termine dell’escursione in quota. I tre hanno trovato rifugio in una grotta; o meglio grazie all’esperienza hanno scavato una buca come riparo nella neve riuscendo così a evitare l’ipotermia e a salvarsi. L’allarme è scattato intorno alle 23 di sabato. Gli uomini del soccorso alpino di Valmasino hanno raggiunto i dispersi nella mattinata di ieri I tre alpinisti varesini erano infreddoliti ma in discrete condizioni di salute.

Stando a quanto riferito, gli alpinisti sono stati sorpresi dall’arrivo di una fitta nevicata. Sulla zona inoltre, secondo il loro racconto, continuavano a cadere piccole slavine. Hanno quindi deciso di trovare riparo e aspettare i soccorsi. Hanno trascorso l’intera notte bivaccando all’aperto. Come riferito dai soccorritori «sono tutti e tre illesi, sono stanchi, sfiniti, molto infreddoliti per le tante ore trascorse all’aperto, ma tutto sommato stanno bene». Sono stati sorpresi da una bufera di neve e vento mentre scendevano da quota 1.600

metri.
Nella tormenta il trio, come spesso accade in questo condizioni meteo estreme, ha perso l’orientamento. Sulla zona, avvolta da una fitta nebbia, continuavano a cadere piccole slavine e loro hanno deciso di interrompere la discesa, cercando nel frattempo di trovare un riparo di fortuna. Secondo i soccorritori la decisione presa dai tre ha salvato loro la vita. Se avessero proseguito con il rischio di perdersi o di essere travolti da una slavina o di cadere a causa della scarsa visibilità, avrebbero rischiato la vita certamente.

La decisione di trovare un riparo nella neve (mantenendo una temperatura intorno allo zero, ma non più bassa) e attendere sia la fine della bufera che l’arrivo dei soccorritori lì ha salvati. L’operazione di soccorso si è conclusa ieri nel primo pomeriggio. Ieri mattina, quando le condizioni meteo sono migliorate, i volontari della VII delegazione del Soccorso Alpino di Valtellina e Valchiavenna si sono messi infatti in moto per dare una svolta decisiva alle operazioni di salvataggio.
I tre sono stati raggiunti e soccorsi. Una volta constatate le loro buone condizioni di salute sono stati riportati a valle. Visitati in via precauzionale sono stati poi lasciati liberi di tornare a casa.