«Siamo tutti bersagli» Un unico fronte

Non ci faremo intimorire, dicono le organizzazioni sindacali. Il lavoro continua, l’impegno andrà avanti. E se questo significa diventare bersagli, allora «siamo tutti bersagli», dichiarano il segretario generale della Uil della Lombardia Danilo Margaritella e il segreterio generale Cst Uil Varese Antonio Albrizio.

La voce è una e unica tra tutte le organizzazioni sindacali. L’atto intimidatorio, quella busta con proiettili indirizzati a quattro sindacalisti, di diverse sigle sindacali, impegnati nella trattativa con Sea per la nascita di Airport Handling, è tacciato come deplorevole e meschino.

Ferma e unanime la condanna da parte di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia. Così come decisa è la volontà di non arretrare nel fare sindacato.

«Ai vigliacchi autori, dietro anonimato, di questa azione inqualificabile, diciamo che la Uil, il sindacato, non si fa certo intimorire e che continuerà, come prima e più di prima, a cercare soluzioni, a creare condizioni per fare accordi che difendano la buona occupazione e le condizioni dei lavoratori, anche in situazioni che sembrano disperate», affermano Margaritella e Albrizio. Solidarietà e vicinanza ai colleghi non sono soltanto d’obbligo. «La Uil Milano Lombardia e la Uil Varese esprimono la loro ferma condanna degli atti vergognosi e vigliacchi rivolti ai colleghi sindacalisti impegnati nella difficile trattativa di Sea Handling. Far pervenire una busta con dei proiettili ai sindacalisti rappresenta un segnale inquietante che ci riporta a periodi bui della nostra storia».

Nessuna nostalgia degli anni di piombo. «Il ruolo del sindacato in una situazione di crisi come l’attuale è ancora più importante, svolge un ruolo fondamentale di responsabilità e di ammortizzatore del disagio, fornisce risposte ai problemi che quotidianamente vengono posti da lavoratori e cittadini», ricordano i due segretari Uil.

«Attenzione quindi agli attacchi sommari al sindacato che arrivano da più parti e che rischiano di individuarlo nel comune pensare come un elemento di negatività, oggetto nelle situazioni più critiche anche di attacchi di questo genere, che nulla hanno a che vedere con il confronto delle idee che può essere anche duro e aspro, ma sempre nei limiti della correttezza».

I segretari regionali confederali di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Malpensa per celebrare il Primo Maggio e ora, tutti e tre, tornano ad unire le forze in difesa dei dirigenti sindacali chiamati a ragionare sulla possibiltià di accordi. «La funzione essenziale del sindacato è la contrattazione, è siglare accordi che salvaguardino il diritto al lavoro», indica Nino Baseotto, segretario generale Cgil Lombardia.

«Non ci lasceremo intimorire nel continuare a svolgere il nostro compito prioritario con fermezza e determinazione. La stessa fermezza e determinazione con la quale respingeremo ogni tentativo di ritorno a un passato fatto di violenza e di paura, in difesa della democrazia».

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