Un vicino chiamato Fabrizio Corona

Fotografi, giornalisti e curiosi davanti alla Exodus di Lonate Pozzolo: «Il suo arrivo in città ha creato un po’ di rumors»

Lonate Pozzolo “ospita” Fabrizio Corona e la comunità del varesotto si riempie di giornalisti e curiosi. Ma anche gli stessi lonatesi esprimono curiosità per la presenza del noto fotografo da pochi giorni al centro Exodus di don Mazzi.
Fabrizio Corona, il re dei paparazzi condannato a 13 anni di carcere per estorsione e bancarotta , è stato trasferito giovedì dal carcere di Opera (Milano), all’istituto Exodus di Lonate Pozzolo.

Curiosi e cineoperatori davanti alla struttura

Curiosi e cineoperatori davanti alla struttura

La comunità di recupero di via Silvio Pellico fondata da don Mazzi, si occuperà della riabilitazione fisica e psichica di Corona, duramente provato dai due anni di reclusione in carcere.
Ieri Corona ha ricevuto le prime visite di amici e parenti, ma fuori dalla comunità è già un via vai di giornalisti, curiosi e fans del bel fotografo dei vip. E tutta questa improvvisa notorietà di Lonate divide la comunità di 12 mila abitanti tra chi è contenta della novità e chi invece ne avrebbe volentieri fatto a meno.

Curiosi e cineoperatori davanti alla struttura

Curiosi e cineoperatori davanti alla struttura

«Ci mancava solo Corona», lamentano alcuni lonatesi online commentando la notizia dell’ospite vip in paese. Qualcuno ironizza «Adesso ci toccherà aggiungerlo al gruppo», riferito alla pagina Facebook, «Sei di Lonate Pozzolo se», in cui i residenti si confrontano sui temi che riguardano la comunità. E alcuni solidarizzano con l’ex manager vip e sono felici di godere di un po’ di notorietà. «E’ una persona che ha bisogno di aiuto e qui lo troverà – dice, lonatese doc – Il suo arrivo ha creato un po’ di rumors e va bene così. Poi non ci si lamenti che qui non succede mai niente».

Un curioso si sporge da una inferriata nel tentativo di guardare all’interno del giardino di Exodus

Un curioso si sporge da una inferriata nel tentativo di guardare all’interno del giardino di Exodus

La vera notizia però, è che adesso tutti in paese sanno dell’esistenza della comunità di Don Mazzi. Luogo sicuro e discreto, in molti non sapevano neppure dove si trovasse. Ora invece tutta Italia lo sa e sono stati già pubblicati i primi selfie di Corona all’interno della struttura. Il primo lo ritrae nel cortile dell’istituto mentre abbraccia un uomo e sullo sfondo l’auto della polizia penitenziaria. L’ultimo è apparso invece nella mattinata di ieri sul profilo ufficiale Instagram.