L’Italia fa volare M-346 e Aermacchi

L’aerospazio che funziona - Contratto da trecento milioni con la Difesa per nove addestratori gioiello

Vola l’M-346 grazie a un contratto di oltre 300 milioni di euro con il ministero italiano della Difesa. Le previsioni del 2009 per 15 velivoli da addestramento avanzato sono, dunque, superate per arrivare a quota 18 Aermacchi M-346 ordinati dall’Italia.
Ieri la firma di Finmeccanica con la Direzione Armamenti Aeronautici e Aeronavigabilità del ministero della Difesa per ulteriori nove velivoli destinati all’Aeronautica Militare, che si aggiungono a un primo ordine di sei macchine più altre tre e raggiunge adesso la cifra di 18 con consegna dei nuovi velivoli a partire da quest’anno

per chiudersi entro il 2018.
«L’Aermacchi M-346 è l’aereo da addestramento più avanzato oggi disponibile sul mercato, l’unico al mondo concepito per addestrare i piloti destinati ai velivoli da difesa ad alte prestazioni di ultima generazione», ha dichiarato Mauro Moretti, amministratore delegato e direttore generale di Finmeccanica. «Ha vinto tutte le gare internazionali più importanti e lo abbiamo candidato a diventare la nuova piattaforma su cui si baserà il nuovo velivolo da addestramento dei Top Gun americani».

Vola, dunque, alto l’Aermacchi M-346 insieme allo stabilimento di Venegono Superiore dove è nata questa macchina destinata al futuro. Sono già 68 i velivoli ordinati nel mondo per la Forza aerea governativa dei seguenti Paesi: 30 ad Israele, di cui 25 già consegnati; 12 per Singapore, tutti consegnati e 8 per la Polonia con i primi due in fase finale di assemblaggio e la spedizione entro la fine dell’anno della prima macchina. Inoltre i 18 velivoli da addestramento avanzato per l’Italia, di cui 6 consegnati.
Il contratto è stato firmato da Grazia Nunnari, capo 9^ Divisione contratti nazionali ed esteri della Direzione Armamenti Aeronautici e Aeronavigabilità del ministero della Difesa, e da Filippo Bagnato, capo della Divisione Velivoli di Finmeccanica, alla presenza del Generale Ispettore Capo Francesco Langella, direttore di Armaereo e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa. Insieme al velivolo viene richiesto l’addestramento a terra dei piloti.
Lo stesso contratto siglato con la Difesa italiana comprende, infatti, anche il supporto logistico e una fase ulteriore di sviluppo dell’avanzato sistema integrato di addestramento, di cui il velivolo è una delle componenti, che comprende ausili didattici digitali, simulatori e infrastrutture presso la base dell’Aeronautica Militare di Lecce Galatina. L’M-346 ITS (Integrated Training System, ossia un sistema integrato di addestramento che vede il velivolo al centro e una serie di altri sistemi, costituiti principalmente da simulatori che supportano l’addestramento a terra degli allievi piloti) è il sistema di addestramento integrato più avanzato oggi disponibile, progettato e realizzato per effettuare l’addestramento avanzato dei piloti dell’Aeronautica destinati alla linea aerotattica. Impiegato presso il 61° Stormo di Lecce consente ai frequentatori di acquisire le capacità al volo indispensabili a poter operare i moderni velivoli di quarta e quinta generazione. A Lecce sono presenti numerosi Paesi stranieri con i propri allievi e istruttori, riconoscendo alla scuola di volo italiana un connotato internazionale. 
La base leccese, spiega Finmeccanica, «si propone così come centro di eccellenza nell’addestramento avanzato, destinato non solo alla Forza Aerea italiana, ma anche alle varie Forse Aeree straniere che, con l’avvento dell’M-346 ancor più saranno interessati a far addestrare i loro piloti in Italia».