Omicidio mani mozzate “Piccolomo va assolto”

VARESE Il legale Simona Bettiati nel corso dell’udienza in Corte d’Assise a Varese ha cercato di confutare gli elementi a carico dell’imputato. Carla Molinari era stata aggredita in casa da una persona che dopo averla sgozzata e colpita con diversi fendenti le ha mozzato le mani, e il 26 novembre Giuseppe Piccolomo era stato fermato dalla polizia. Il pm Luca Petrucci aveva chiesto una condanna all’ergastolo per omicidio e vilipendio di cadavere, con le aggravanti di crudeltà e premeditazione che la difesa ha chiesto di escludere.

«All’apparenza sembrerebbe un processo di facile risoluzione, ma si tratta di un puzzle fatto di tanti pezzi che non combaciano e che offrono un ragionevole dubbio sulla colpevolezza dell’imputato», ha detto il legale. A partire dall’assenza di un movente, secondo la difesa, che ha cercato di offrire una spiegazione alternativa anche ai graffi che un testimone avrebbe notato sul volto dell’artigiano, forse provocati dalla vittima nel tentativo di difendersi. E al racconto di un secondo testimone che lo avrebbe visto mentre raccoglieva dal posacenere di un bar del paese i quattro mozziconi di sigaretta che furono ritrovati in casa della vittima, sparsi probabilmente per depistare le indagini. A carico dell’imputato anche tracce del dna della vittima ritrovate su un pugnale sequestrato nella sua abitazione: un reperto che secondo la difesa «potrebbe essere stato conservato male e quindi contaminato».

La Corte d’Assise, presieduta dal giudice Ottavio d’Agostino, nel pomeriggio emetterà la sentenza.

e.marletta

© riproduzione riservata