I giovani? Vivono in loft e monolocali, divano fulcro della casa


Milano, 21 apr. (Apcom)
– Aumentano le vendite e le locazioni di monolocali, bilocali e loft, più adatti ai giovani di oggi, che guadagnano intorno ai mille euro e prendono il posto di neosposini e famiglie numerose: e appartamenti e case spaziose restano invendute non solo a causa della crisi, ma anche per motivi sentimentali e di stile di vita.

I single, secondo l’Istat, sono 5 milioni e 977mila, i giovani dai 26 e i 35 anni che rappresentano una potenziale domanda abitativa sono 4 milioni, di cui solo il 35,2% ha una casa di proprietà (la media nazionale ha superato l`81%), mentre il 33,9% vive in affitto e il 6,5% in coabitazione (fonte: Censis), con la conseguente crescita nel mercato immobiliare di vendite e locazioni di monolocali, bilocali e loft. Una generazione di single economicamente e sentimentalmente indipendente e trend setter non solo negli stili di vita, ma anche nell`arredamento.

Sempre più piccola ed essenziale, la casa per questa “generazione 1000 euro” non ha più elementi d`arredamento considerati un tempo indispensabili. Secondo una ricerca svolta da Leonardo, il canale satellitare del gruppo Sitcom dedicato all`arredamento, in occasione dell’apertura del Salone del Mobile a Milano, condotta su 560 single di età compresa tra i 26 e i 35 anni che vivono da soli o in coabitazione, uno su 6 (16%) ha rinunciato al letto, per mancanza di spazio e/o per ottimizzazione dei costi.

Uno su 4 dice addio anche al classico fulcro della riunione familiare, il tavolo da cucina, troppo ingombrante per i pochi metri quadri abitativi. Archiviati, dice la ricerca, anche la libreria (18%), l`armadio (11%), rimpiazzato con stendini e similari, comodino (20%), oltre alla più classica credenza, simbolo di una casa padronale ormai archiviata nei libri di storia (35%).

A diventare fulcro della casa, spiega la ricerca di Leonardo, è il divano, dove un terzo del campione intervistato trascorre praticamente la sua intera vita casalinga, in media 10 ore al giorno, dato che fa anche da giaciglio. La casa dunque si trasforma e così le abitudini: il divano, per le nuove generazioni, diventa letto, sedia comoda su cui mangiare con il piatto monodose sulle ginocchia, poltrona per vedere la tv, postazione per giocare alla playstation con gli amici, alcova per i momenti intimi con la compagna fissa o occasionale.

E’ un cambiamento nel rapporto con la propria casa che può generare una confusione esistenziale. E` quanto afferma la sessuologa Serenella Salomoni: “Vengono meno i riti che da sempre hanno scandito i tempi di aggregazione familiare, che stanno alla base del vivere sociale e civile. Mangiare sul divano, senza una tovaglia, con il piatto sulle ginocchia, magari qualcosa preso direttamente dal freezer e messo nel microonde, non solo può comportare dei rischi derivanti da una dieta non equilibrata, ma sicuramente significa un appiattimento della personalità: da una maggiore pigrizia e sciatteria, al venir meno delle classiche buone maniere. Per fortuna c`è un risvolto della medaglia: i giovani di oggi, giudicati spesso come una generazione usa e getta, imparano invece a conservare con cura i pochi oggetti in loro possesso, sviluppando un gusto estetico e una creatività individuali e personali”.

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