Non si ferma l’emergenza incendi. Le fiamme divorano due tetti

Il clima secco e le canne fumarie non pulite scatenano altri due roghi

Ancora due tetti in fiamme nella notte: non si ferma la lunga scia di emergenze che negli ultimi giorni ha fatto registrare un vero e proprio picco. Il primo rogo è divampato nella tarda serata di sabato. L’allarme è scattato alle ore 21.30 a Cugliate Fabiasco in via Leonardo Da Vinci. L’incendio è divampato con violenza: in fumo sono finiti cento metri quadri di copertura di una villetta bifamiliare.

A dare l’allarme sono stati i vicini di casa che hanno visto le fiamme alzarsi dal tetto della villetta. I vigili del fuoco intervenuti dalla sede di Varese con un’autopompa, un’autobotte e un’autoscala hanno spento il rogo e messo in sicurezza l’area. La parte superiore dello stabile è stata resa inagibile. Le famiglie residenti per la notte hanno trovato ospitalità da familiari.

Il secondo rogo è divampato 30 minuti dopo la mezzanotte tra sabato e domenica a Cocquio Trevisago in contrada Italo Salvini. Il tetto di una villetta è stato interessato da un’incendio.

I vigili del fuoco intervenuti dalle sedi di Ispra e Laveno hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. Gli accertamenti sulle cause dei due incendi sono ancora in corso. Completamente esclusa l’ipotesi dolosa le ragioni dell’accaduto sarebbero da ricercarsi nel malfunzionamento della canna fumaria.

Così come accaduto in altri tre casi negli ultimi due giorni uno dei quali, a Viggiù, ha visto uno dei vigili del fuoco intervenuti rischiare di cadere dal tetto in fiamme durante l’intervento. Nel caso specifico i pompieri hanno dovuto lavorare in altezza con forti raffiche di vento che hanno reso ancora più pericoloso l’intervento. Il vigile del fuoco, colpito in pieno da una delle raffiche, è scivolato evitando una caduta di diversi metri soltanto grazie all’addestramento che gli ha permesso di agganciarsi al paraneve evitando così il peggio.

Nella quasi totalità dei casi gli incendi tetto sono causati dal cattivo funzionamento delle canne fumarie. Incendi tetto che in questo periodo sono frequentissimi e che hanno avuto un impennata con il successo delle stufe a pellet.

Spesso la canna fumaria si incendia perchè non adeguatamente pulita. La fuliggine depositata e non rimossa, come dovrebbe invece avvenire, diventa incandescente accendendosi e portando le fiamme al tetto. Altro problema è invece quello del non adeguato isolamento delle canne fumarie. Qui l’origine è strutturale: una canna fumaria non adeguatamente isolata dalla travatura in legno che può essere utilizzata nei sottotetti, diventando rovente puó incendiare il legno in questione causando un vero e proprio disastro. Per evitare incidenti costosissimi è bene provvedere sempre alla pulizia della canna fumaria prima del frequente utilizzo durante il periodo invernale.