La vera felicità? Vedere i bambini giocare insieme senza differenze

Parco giochi inclusivo malnate - Il taglio del nastro di un sogno diventato realtà

Sabato 28 maggio per la prima volta i miei bambini sono riusciti a giocare insieme, da soli, senza l’intermediazione di un adulto: niente barriere architettoniche, rampe d’accesso ai giochi, che sono usufruibili su più lati e hanno pannelli con attività di gioco!
È successo a Malnate, nel mio paese. L’esperienza è stata talmente gratificante per tutta la famiglia che per un attimo ho dimenticato tutto ciò che in tanti hanno fatto perché il taglio del nastro del parco giochi inclusivo diventasse un evento fantastico,

gioioso e colorato, per ogni bambino ed ogni genitore. Invece no.
Ogni volta che vedrò i bambini divertirsi in Piazza delle Tessitrici penserò a quanto ogni persona può fare per gli altri semplicemente incontrandosi e parlandosi per condividere il bene comune.
Non mi interessa se il parco giochi di Malnate sia il primo in provincia di Varese. Nessuno dei tanti in Italia che ho contattato per ricevere informazioni e indicazioni ha rivendicato primati o esclusive. Tutti erano felici di poter essere utili a qualcun altro. Lo stesso è per noi che in questi mesi siamo diventati un punto di riferimento per chi vuole realizzare lo stesso sogno.
Per “noi” intendo Davide Gardon, Responsabile Tecnico e Consigliere di ASD Gymnic Club, il primo a rispondere al mio appello. Davide già molto attento all’inclusione, può vantare di essere stato tra i primi in Italia ad avere aperto le porte della palestra per cui lavora a persone con diversi tipi di disabilità e oggi al Gymnic persone in carrozzina, con protesi e ausili vari e persone normodotate girano in sala pesi senza che nessuno si stupisca.
Poi Valentino Statella, Presidente di Asd LifeAbility, un’associazione sportiva che tra le altre cose si occupa di allenare persone con disabilità in palestra e ha una squadra integrata di atleti che partecipano a gare di distensione su panca.
Valentino è papà di 3 bambini e ha una disabilità motoria. Portare i suoi bambini è una bellissima opportunità per lui e per i genitori nelle sue stesse condizioni.
Al mio fianco da subito anche il Sindaco di Malnate, Samuele Astuti, che ha individuato l’area adatta ad ospitare il parco.
Con lui la Vice Sindaco Maria Croci madre dell’idea di Piazza delle Tessitrici, nel cuore della città, dove bambini di ogni età trascorrono interi pomeriggi essendo un’area pedonale.
Prim’attrice instancabile di un impegno totale è stata Maristella Schiavulli, organizzatrice del primo evento che ha dato il via alla serie interminabile di iniziative dedicate alla raccolta fondi nate spontaneamente in ogni angolo della nostra provincia. Di più: Maristella ha promosso il progetto con incontri rivolti alle Associazioni e alla gente comune diventando una martellante portavoce in più ambiti.
Una squadra formatasi nel giro di poco tempo, capace di generare una gara di solidarietà tra privati cittadini, scuole, associazioni, professionisti, fondazioni, aziende, che hanno offerto il loro aiuto con contributi economici o con ciò che poteva, con spontaneo e contagioso entusiasmo.
La maggior parte delle volte, la reazione più sorprendente di chi ci ascoltava era lo stupore nel sapere che un bambino con disabilità potesse avere questo bisogno semplice quanto fondamentale.
Il pensiero comune va alle cure, la riabilitazione. Invece, il bambino con difficoltà ha la stessa voglia di giocare di ogni bambino e con gli altri.
Una voglia più forte perché spesso è limitata. Era limitata, perché oggi, grazie a tanti amici vecchi e nuovi, la voglia di giocare di mio figlio non ha limiti come non ha limiti la mia felicità di persona prima ancora che di mamma.