Diritti tv, battaglia Sky-Mediaset

Dopo circa tre ore di lavori, è stata aggiornata a mercoledì 25 giugno alle ore 14 l’assemblea della Lega di serie A per definire l’esito della vendita dei diritti tv del campionato per il triennio 2015-2018.

Giovedì scade il termine per l’assegnazione fissato dal bando e la situazione è molto intricata. Le offerte presentate per i vari segmenti e le diverse piattaforme vanno a comporre un ginepraio nel quale i club di A – che hanno assoluta necessità di incassare il più possibile, e il più in fretta possibile – faticano a trovare una linea comune.

Per di più, tra i concorrenti volano gli stracci. L’altro ieri la lettera con cui Sky diffidava i presidenti dal prendere decisioni «fuori dalle regole del bando». Un passo clamoroso «a cui siamo stati costretti – spiega Sky – perché il rispetto delle regole è sempre fondamentale e in questa gara noi abbiamo fatto le offerte più alte».

Ieri la piccatissima replica di Mediaset, principale competitor del colosso della tv satellitare: una controdiffida nei confronti di Sky per turbativa d’asta e concorrenza sleale, con tanto di minaccia di chiedere il risarcimento danni nei confronti di Sky e Lega Calcio in caso di assegnazione congiunta dei pacchetti di A e B.

Mediaset parla di «interferenza illegittima» e di «evidente tentativo di condizionare indebitamente le scelte della Lega e delle squadre stesse, a conferma di una condotta diretta ad abusare della posizione dominante». E invita la Lega a una «serena e obiettiva valutazione delle offerte ricevute».

In questo pasticcio, il rischio è che alla fine paghino gli utenti, mai come ora sconcertati.n

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