La zona del mercato torna a misura di tutti con i nuovi parcheggi

Restyling importante

Le esigenze che riguardano l’area del mercato sono almeno due: quelle di chi ci mette le bancarelle per cercare di vendere e quindi di guadagnarsi un po’ di soldi e quelle di chi, acquistando, accontenta se stesso e i venditori.

L’area del mercato abbisognava insomma di potenziare i parcheggi per assecondare a dovere le esigenze di chi, per ragioni diverse ma in fondo speculari tra loro, la frequenta. «Proprio sulla scorta di queste esigenze- spiega il primo cittadino del municipio del castello visconteo – abbiamo deciso di intervenire con un progetto previsto per la via Trento con cui si prevede di realizzare cinquanta nuovi parcheggi».

Peraltro l’area è caratterizzata anche dalla presenza di un’altra struttura primaria ovvero il cimitero cittadino. E si capisce quindi come anche chi desideri andare a deporre un lumino o un fiore sulla tomba del proprio caro estinto abbisogni di uno spazio in cui posteggiare l’auto. I parcheggi sembrano insomma venire in soccorso di tanti a misura di una pluralità di esigenze riconducibili a un concetto preciso; per certe necessità si rende necessaria l’auto per spostarsi e l’auto non la si può parcheggiare dove capita ma in spazi deputati per quello scopo.

«Riteniamo – dice ancora Simonelli – di essere riusciti a venire incontro almeno in parte a un’esigenza che ci era stata manifestata sull’area mercato dall’associazione commercianti cittadina». Proprio peraltro anche in occasione della discussione in consiglio comunale sulla pedonalizzazione di via Patrioti, alcuni commercianti intervenuti avevano indicato la creazione di parcheggi come una delle necessità.

Non solo per le esigenze del mercato, naturalmente, ma anche per quelle legate ai tanti esercenti che possiedono un negozio in quell’area. E anche in considerazione dei flussi di auto dall’esterno che possono trovare appetibile fermarsi nei loro negozi se trovano un posto adatto e a portata di mano per parcheggiare la loro quattoruote.