Se un disabile per andare al cimitero deve dimostrarlo

La denuncia di Porfidio: «Perché non può bastare il contrassegno europeo?»

Per accedere in auto ai cimiteri cittadini non basta il contrassegno europeo per i disabili, ma serve un apposito permesso. Per ottenerlo, occorre presentare in Comune il contrassegno disabili. Un «inutile corto circuito burocratico» che scatena un nuovo fronte di protesta per il movimento La Voce della Città di .

Non succede solo a Busto Arsizio, ma dopo il successo in Cassazione sulle multe per l’accesso dei disabili nella Ztl di via Roma, il presidente del movimento civico vuole stanare un’altra «assurda complicazione di affari semplici» che vede gli invalidi alla guida ancora una volta soccombere all’ottusità della burocrazia. Su segnalazione di un anonimo cittadino bustocco, Porfidio ha scoperto che l’accesso in automobile ai cimiteri è impedito ai disabili muniti di regolare contrassegno europeo: occorre infatti farsi rilasciare un apposito permesso dall’ufficio cimiteri di Palazzo Gilardoni.

«Per ottenere questo permesso, gratuito, bisogna presentarsi in Comune con il documento d’identità e il contrassegno disabili – racconta Porfidio – una volta ottenuto, il permesso ha la stessa validità del contrassegno disabili. Si tratta quindi solamente di un inutile passaggio burocratico per complicare la vita dei cittadini, soprattutto di quelli che non vivono a Busto che sono costretti a premunirsi del permesso perdendo tempo in orari d’ufficio, o chiedendo a qualcuno di farlo per loro, per compilare un modulo del tutto superfluo».

Oltretutto, nel caso dei cimiteri, chi accede con l’auto non può certo “fare il furbo”, come potrebbe capitare per la Ztl, utilizzando illegittimamente il contrassegno speciale: in caso di controlli l’abuso sarebbe immediatamente sanzionabile. «Invece di complicare la vita inutilmente ai disabili che vogliono semplicemente andare a visitare i loro defunti – la chiosa del leader civico – il Comune pensi piuttosto a pulire e a tenere in ordine i cimiteri cittadini. Non solo quando si avvicinano le festività dei Morti».