«Visto Emy quanti siamo? Lei sarebbe stata felice…»

La cena ricordando Emanuela, scomparsa nel 2017, ha permesso di raccogliere fondi per la solidarietà

«Non potevamo ricordare Emy in un modo migliore, una serata come questa le sarebbe davvero piaciuta». Così , marito di Emanuela Scala, commenta il primo grande evento di beneficenza dell’Associazione Amici di Emy. Emanuela, per tutti Emy, è scomparsa a giugno del 2017 a causa di un male che non le ha lasciato scampo. Ma, dal dolore per la perdita di una persona cara, è nata un’associazione che vuole mantenere vivo il suo ricordo.

Tra i presenti al Tennis Club Gallarate, anche il sindaco «Devo fare i miei complimenti all’associazione perché sta facendo e farà molto per aiutare chi ha bisogno- sottolinea – mettiamoci d’impegno per fare del bene in suo nome». E così è stato, in 250 hanno partecipato alla cena benefica, «anche se ad un certo punto abbiamo dovuto bloccare le iscrizioni» confida Stefano Morosi, ed in molti altri hanno acquistato i biglietti della lotteria di beneficenza. «Siamo soddisfatti non solo del risultato che abbiamo ottenuto ma anche del sostegno che in molti ci hanno dimostrato» confida emozionato il marito «Vuol dire che i sorrisi di Emy ed il bene che ha fatto quando lei era qui con noi, sta generando i suoi frutti».

«Non ho conosciuto Emy e credo di aver perso una grande opportunità ma, per fortuna, ho conosciuto la sua famiglia ed i suoi amici» racconta
primario del reparto di pediatria dell’ospedale di Busto Arsizio «E a loro devo il mio grazie più sincero per aver pensato al nostro reparto per la loro donazione». Infatti l’associazione ha donato un’attrezzatura medica per l’ossigenoterapia umidificata ad alti flussi che permette il trattamento dell’insufficienza respiratoria. «È un’apparecchiatura all’avanguardia – evidenza Cherubini –

pratica non solo per il personale infermieristico ma anche per le mamme che possono continuare ad occuparsi del proprio bambino». Ma questa, non è stata l’unica donazione effettuata dall’associazione infatti, come racconta , consigliera dell’associazione amici di Emy, «Nei suoi viaggi Emy si recava spesso all’Ilha do Maio a Capoverde e si era affezionata ai bambini che vivevano sull’isola». E, proprio durante un soggiorno, Emy ha incontrato un pittore che opera nella scuola dell’infanzia insegnando ai bambini a dipingere. «Il nostro intento è di finanziare i progetti educativi acquistando anche il materiale necessario e avviare dei progetti per la salute dei bambini». Una cosa vuole rimarcare la consigliera «per noi è fondamentale che le nostre, e vostre, donazioni abbiano un riscontro concreto». E da questa voglia di concretezza nasce anche la collaborazione con la Fondazione Giacomo Ascoli Onlus «Con loro – spiega il marito – abbiamo voluto far squadra perchè vogliamo dare un segnale tangibile al nostro operato». Per il presidente della Fondazione Ascoli, l’avvocato «Grazie ai fondi donati, riusciremo a dare il via ad una serie di progetti presso l’Unità di Day Hospital all’Ospedale Ponte di Varese, destinata ai pazienti in età pediatrica affetti da patologie onco-ematologiche».