L’inciviltà non va in ferie. Marciapiede di Gallarate? No, discarica

Vicino alla piscina Moriggia è addirittura stato abbandonato un organo

– «A quanto pare le sole cose che non vanno in vacanza sono la maleducazione e l’inciviltà che molti cittadini dimostrano di avere nei confronti della propria città». A commentare così è Valentina che, dopo l’ennesima sorpresa ritrovata sotto casa è stanca di vedere rifiuti abbandonati lungo il marciapiede. Purtroppo però, non è la sola perché sono sempre di più i gallaratesi che lamentano la maleducazione di alcuni che scambiano angoli di vie, aree boschive e cestini dell’immondizia

come una mini discarica a cielo aperto dove poter abbandonare di tutto. Nei giorni scorsi ad esempio, nel quartiere di Moriggia in via Croce vicino alla Piscina Moriggia, accanto ai rifiuti regolarmente esposti per il passaggio degli addetti di Aemme Linea Ambiente, è comparso un organo in legno. «È fermo lì da una settimana – scrive sul gruppo Facebook Sei di Gallarate se Vincenzo Crispino segretario della consulta Crenna Moriggia – ho avvisato personalmente per ben due volte la Polizia Locale per chiederne la rimozione». La cosa più sconcertante è che non è un fatto isolato. Vista la bella stagione e con la prova costume dietro l’angolo, in molti hanno deciso di sfidare il caldo torrido di questi giorni per fare una corsa nei boschi tra Gallarate, Samarate e Cascina Tangitt. E, tra un albero e l’altro, ecco spuntare le classiche sedie rosse degli spalti degli impianti sportivi accatastati in un angolo, residui di scaffali demoliti, quel che resta degli armadi di una cucina ed anche qualche latta di vernice. Insomma ce n’è proprio per tutti i gusti ed il centro non rimane escluso da questa “caccia al tesoro”. La secca dell’Arnetta ha riportato a galla non solo il letto del fiume che in molti non avevano mai visto ma anche bottiglie di vetro, sacchetti della spesa ricolmi di immondizia. Invece, in via Sorgiorile, c’è chi ha pensato bene di lanciare dal ponte una bicicletta, prontamente fotografata da un utente ed altrettanto velocemente recuperata da un addetto di Ala. Forse c’è chi non sa dell’esistenza in via Aleardi e in via per Besnate di due centri di raccolta dove è possibile scaricare i rifiuti senza dover pagare. O forse è solo pigrizia.