Furto sul pulmino della Polha. Giovane marocchino denunciato

Il ragazzo, minorenne, è stato fermato dalla Polizia Locale in “piazza mercato” a Varese. È accusato di ricettazione

– Fermato per un presunto furto di bigiotteria, la polizia locale scopre che il minorenne aveva rubato un borsone alla polisportiva varesina per disabili.

L’episodio è avvenuto ieri mattina nei pressi del mercato di Varese in piazzale Kennedy; intorno alle 8.45 uno dei commercianti, originario del Bangladesh, specializzato nella vendita di bigiotteria ha richiamato l’attenzione degli agenti della polizia locale con grida di aiuto per essere stato derubato.

I vigili urbani sono giunti immediatamente sul posto, dove hanno notato tre ragazzini: due sono riusciti a fuggire, ma gli agenti riescono a fermare il terzo.

Addosso al giovane, diciassettenne, di origine marocchina ma residente a Cocquio Trevisago, la polizia locale non ha però trovato traccia della presunta refurtiva rubata pochi minuti prima dal commerciante. Gli agenti, però, hanno notato che il minorenne fermato aveva con sè una borsa della Polha, l’associazione polisportiva dilettantistica per disabili.

Insospettiti dal fatto che il ragazzo sembrava non avere alcun tipo di disabilità, i vigili urbani hanno controllato la borsa, al cui interno hanno trovato i documenti dei mezzi di trasporto dell’associazione.

Circa mezzora prima dal fermo del giovane in piazzale Kennedy, alcuni operatori della Polha si erano recati alla stazione di Varese con un pulmino per il trasporto di alcuni atleti giunti nella Città Giardino.

Le dinamiche dell’accaduto sono ancora al vaglio delle autorità, ma è ipotizzabile pensare che il ragazzo abbia rubato la borsa dal mezzo di trasporto dell’associazione con la complicità dei due ragazzi fuggiti all’arrivo degli agenti nei pressi del commerciante bengalese che aveva richiesto aiuto per il presunto furto di alcuni articoli.

All’interno della borsa sono stati ritrovati anche i documenti di circolazione di tutti i mezzi della Polha, senza i quali non avrebbero potuto muovere il pulmino.

Restituita la documentazione all’associazione, il diciassettenne è stato denunciato a piede libero per ricettazione e affidato alla famiglia, come disposto dalla procura dei minori.