«Nessun favore per l’appalto». Assolto l’ex sindaco Lorella Piscia

A chiedere il suo proscioglimento è stato lo stesso pm. «Fine di un incubo»

Accusata di aver favorito l’amico per l’assegnazione di un appalto, è stata assolta ieri mattina. L’ex sindaco di Osmate , assistita dall’avvocato , dopo la sentenza pronunciata ieri mattina dal giudice di Varese si è sfogata: «Una grande vittoria per me, per la mia famiglia, per il mio Comune e per i cittadini di Osmate che non hanno mai smesso di darmi fiducia. Ringrazio il mio avvocato per la professionalità e l’ottimo lavoro svolto».

Ieri mattina Piscia ha definitivamente archiviato il primo procedimento: l’accusa stessa ha infatti chiesto l’assoluzione dell’imputata con una requisitoria durata pochi minuti dove il pubblico ministero ha sottolineato come «le dichiarazioni rese dai due accusatori dell’imputata si contraddicono tra loro».

La prova, per l’accusa, non è stata formata in dibattimento: non ci fu alcuna turbativa, non ci furono pressioni di alcun genere. E il giudice ha assolto con formula piena. I fatti contestati risalgono al 2013. Secondo l’accusa l’allora sindaco di Osmate avrebbe fatto pressioni pesanti sui funzionari comunali affinchè trovassero il modo di affidare i lavori di realizzazione di un nuovo meccanismo di pompaggio per la rete fognaria, da realizzare in via De Vinci, all’azienda di un amico (a sua volta imputato nel processo e assolto insieme all’ex primo cittadino ieri).

Piscia avrebbe spinto per fare “un favore” pilotando un appalto da 104 mila euro. L’accusa non è stata provata: l’ex sindaco ha sempre dichiarato di essere innocente e ieri è arrivata la sentenza.

«Dal 2013 a oggi ho atteso questo momento – ha commentato ieri l’ex sindaco – non ho mai avuto dubbi sulla mia assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato. Sono stati quattro anni difficili, ho ancora un vivissimo ricordo dei militari della finanza che in tre occasioni mi hanno ribaltato casa senza trovare nulla. Adesso è finita». Piscia ha aggiunto: «Non ho mai perso la fiducia dei cittadini. A causa di questa vicenda non ho potuto candidarmi per il terzo mandato nonostante gli stessi osmatesi me lo chiedessero. Questa vittoria rinfrancherà ulteriormente quella fiducia che mi è sempre stata accordata». Piscia potrebbe a questo punto anche querelare per calunnia chi l’aveva denunciata.