Arte e cultura al tempo dell’Umanesimo. Castiglione Olona capitale d’Europa

Giovedì al Castello di Masnago presentato il documentario sulla città a cura di Italia Nostra e dei professori dell’Insubria Spiriti e Gaspari

– «Castiglione Olona è molto di più di un’ “isola toscana di Lombardia”. È la sintesi d’Europa». , noto storico dell’Arte e docente dell’Università dell’Insubria, ha aperto così la conferenza di giovedì scorso al Castello di Masnago.

Finanziato dalla sezione di Varese di Italia Nostra con il contributo della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus e prodotto da DiSTALab, il Castello è stato il teatro della presentazione del documentario “La città ideale di Castiglione Olona”. Un pomeriggio alla riscoperta di un borgo antico e affascinante, nucleo di decisiva importanza culturale la cui storia si intreccia indissolubilmente con quella dell’Europa umanista. «A Castiglione Olona si ritrovarono artisti di grande fama provenienti da tutto il continente – spiega Spiriti – Masolino da Panicale, il Vecchietta, Paolo Schiavo, Filippo Solari, gli anonimi scultori di Praga furono i protagonisti della grande stagione artistica di Castiglione. La presenza dei grandi pittori e scultori dà la misura dello sforzo qualitativo degno di confronto diretto con la Milano ducale di Filippo Maria Visconti».

Il fascino del borgo, come ha raccontato Spiriti, è insito non solo nel suo aspetto meramente artistico, con opere di incredibile fattura. La bellezza di Castiglione Olona sta anche nel suo “disegno” urbanistico, giocato sul binomio tra figure geometriche (il triangolo della piazza centrale, le tre che ne dipartono, le vie a croce) e le «ardite riproposizioni classiche, come il foro a due livelli pavimentali» che, ha illustrato il docente, «sono la prova di un riuscitissimo equilibrio fra la piena ricezione della recente eredità gotica e l’apertura al nuovo umanesimo».

Chiuso l’intervento, anche Spiriti si è seduto per la proiezione del documentario nato in collaborazione con il direttore del Research Center e con lo scopo di dare un’idea dell’evoluzione della prima “città ideale”.

In chiusura, ha preso la parola , Presidente di Italia Nostra, illustrando due iniziative messe in cantiere dall’associazione, attiva per il recupero e la valorizzazione dei tesori (artistici e storici) del nostro territorio. Mazza ha fatto luce sia sul progetto di ristrutturazione della scala a Santa Maria del Monte firmata dal Sommaruga «per la quale lanceremo una sottoscrizione pubblica tra i soci e i simpatizzanti di Italia Nostra», sia sulla volontà di dare vita ad un concorso, intitolato “Storia e storie del Campo dei Fiori”, in cui chiunque abbia aneddoti, ricordi, foto e immagini dell’Hotel Campo dei Fiori, sul Ristorante e sulla Funicolare può inviare uno scritto che sarà poi valutato e inserito in un contest.

Un pomeriggio, ancora una volta dunque, all’insegna della grande cultura e della storia. Ovviamente varesina.