Aprire le porte di casa ai migranti? «Sì, per favorire la loro integrazione»

Agrisol, in accordo con il Comune di Maccagno, propone per venerdì al “Punto d’Incontro” in via Valsecchi un dibattito per parlare del progetto

Accogliere in famiglia un migrante è la prossima sfida nel campo dell’accoglienza diffusa nel nostro territorio dei profughi richiedenti asilo che il Comune di Maccagno con Pino e Veddasca vuole proporre.

Se ne parlerà durante un incontro pubblico organizzato venerdì alle 21 al Punto d’Incontro di via Valsecchi a Maccagno; titolo dell’evento “Accoglienza in famiglia: una strada per promuovere l’integrazione dei migranti”. La serata è organizzata dalla cooperativa Agrisol Servizi di Ferrera in collaborazione con la Caritas diocesana di Como.

«Questa iniziativa – spiega il sindaco Fabio Passera – rappresenta solo l’inizio di una serie di incontri itineranti sul territorio, aventi come filo conduttore la migrazione e i temi dell’accoglienza diffusa».

Argomenti sui quali il Comune di Maccagno è stato uno dei precursori, insieme con quelle di Comerio, tanto che sia Passera che Silvio Aimetti, primo cittadino comeriese, sono i portavoce della Rete Provinciale dei sindaci per l’accoglienza che ha tra i suoi scopi quello di affiancare e supportare i sindaci su questo tema. Non è un caso che l’itinerario di incontri inizi da Maccagno con Pino e Veddasca; proprio in questo paese, nel mese di settembre 2015, Agrisol realizzò la prima esperienza di accoglienza nelle valli varesine. Uno dei relatori sarà proprio Passera che ripercorrerà le tappe di quella decisione presa ormai più di un anno fa.

«Una scelta assunta nell’agosto del 2015, con coraggio e un pizzico d’incoscienza – sottolinea il primo cittadino – che coinvolse il paese in una sfida umanitaria destinata a cambiare per sempre abitudini e certezze della sua comunità».

Alla serata di venerdì non mancheranno gli ospiti illustri che racconteranno delle loro esperienze di accoglienza di migranti, a partire da quella di Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, il quale parlerà di accoglienza vissuta in maniera diretta e in famiglia. Esperienza di cui parleranno anche i coniugi Francesco e Irene Galbiati, Giuseppe Lombardo e i Letizia e Michele Latini.

Il dibattito sarà moderato da Simone Maritan, che è il presidente della Agrisol Servizi e da Marco Rigamonti, referente della Caritas comasca per la provincia di Varese. «Al termine delle testimonianze – annuncia Passera – sarà presentato il progetto della Caritas italiana non a caso intitolato “Pro Tetto – un rifugiato a casa mia”; si tratta di un programma di accoglienza e integrazione, nato per dare risposte concrete e per testimoniare autentica cultura e valori umani, condivisi nell’ottica del bene comune».