Roma, 3 ago. (Apcom) – “Spero che dopo trenta anni ci sia la pacatezza per affrontare altri filoni di indagini e per giungere alla verità vera”. Così Francesca Mambro, condannata all’ergastolo per la strage di Bologna e da oltre un anno in libertà condizionale, commenta la possibilità di una revisione del processo.
Quanto alla liberazione del marito Valerio Fioravanti, la Mambro sottolinea: “fa parte della legge, che prevede dopo 30 anni che la pena, con alcuni presupposti legati al ravvedimento, sia estinta”. Fioravanti e Mambro non hanno mai chiesto nè la grazia nè benefici pur proclamandosi da sempre innocenti per la strage del 2 agosto 1980. “Abbiamo fatto il carcere che dovevamo fare…”, conclude Francesca Mambro.
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