Strage sulla A4: si risveglia dal coma Silvia Moramarco, unica sopravvissuta. “Ricorda tutto”

L’incidente contromano ha provocato quattro morti. La donna, ricoverata al Niguarda, è cosciente e stabile. Domani i funerali delle vittime.

MILANO – Arrivano buone notizie dall’ospedale Niguarda di Milano: Silvia Moramarco, 37 anni, unica sopravvissuta al tragico incidente avvenuto domenica scorsa sull’autostrada A4 tra Novara Est e Marcallo Mesero, si è risvegliata dal coma. Le sue condizioni sono stabili, anche se la prognosi resta riservata.

Secondo quanto riferito da fonti vicine alla famiglia, Silvia ricorda tutto dell’impatto e sarebbe già in grado di parlare. Avrebbe risposto a semplici domande dei medici, mostrando un primo segnale di ripresa. “Silvia sa tutto”, ha confermato un’amica.

I funerali delle vittime

Domani, giovedì 31 luglio alle 10.30, si terranno a Tito, in provincia di Potenza, i funerali del marito di Silvia, Amodio Giurni, 38 anni. Il piccolo comune lucano, di cui la coppia era originaria, ha proclamato il lutto cittadino. In serata, amici e colleghi di Amodio — impiegato presso la sede centrale del Banco BpM di Novara — si riuniranno per un momento di preghiera nel santuario della Madonna del Bosco.

Venerdì 1° agosto, sempre alle 10.30, a Novara si svolgeranno invece i funerali di Mario Paglino e Gianni Grossi, la coppia di designer specializzati in Barbie personalizzate che viaggiava nella stessa auto con Silvia e Amodio.

L’anziano contromano e l’indagine

Per la quarta vittima, l’82enne Egidio Ceriani, autore del tragico errore che ha provocato lo schianto, è stata disposta la tutela giudiziaria della salma. Sarà il magistrato incaricato a decidere tempi e modalità delle esequie.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ceriani avrebbe imboccato contromano l’autostrada A4 dalla rampa di Arluno, percorrendo oltre 7 chilometri nella corsia di sorpasso, a velocità sostenuta, fino allo schianto frontale con l’auto delle altre tre vittime. L’anziano, originario di Magenta, viaggiava da solo ed è morto sul colpo.

Il nodo della sicurezza

L’incidente ha riacceso i riflettori sulla necessità di sistemi di sicurezza più efficaci per rilevare e bloccare veicoli contromano. Diverse voci, anche istituzionali, hanno rilanciato il dibattito sull’”allarme anti-contromano“, tecnologia già sperimentata in alcune aree ma non ancora diffusa su tutte le arterie autostradali.

Silvia Moramarco, che oggi lotta per riprendersi, resta l’unico volto della speranza in una tragedia che ha sconvolto famiglie, comunità e colleghi delle vittime.