18 Mag 2011
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New York, 18 mag. (TMNews) – C’è un possibile indizio nel caso dello stupro di cui è accusato Dominique Strauss-Kahn, e finora non ne hanno parlato né l’acusa né i difensori del direttore generale del Fondo monetario internazionale. Ne parla però il New York Times oggi: si tratta delle chiavi magnetiche usate per aprire la porta della suite all’hotel Sofitel di Manhattan dove si sarebbe consumato il fatto.
Nella sua rubrica “About New York” Jim Dwyer, reporter e scrittore e veterano della cronaca cittadina, prende un tono ironico, e piuttosto colpevolista, per ricordare che dal 1977 gli alberghi della città hanno cominciato a usare le tessere magnetiche per rimpiazzare le classiche chiavi. E oggi quasi tutti gli hotel sono in grado di sapere via computer quando una porta viene aperta, e da chi.
Dwyer ha sentito un dirigente del settore, Peter Krauss di Plasticard Locktech International, azienda del North Carolina che produce chiavi magnetiche. Il quale ha ricordato che per evitare problemi i dipendenti degli hotel lasciano sempre la porta socchiusa quando si trovano in una camera con un cliente: “In un Sofitel, la politica aziendale dice di lasciare la porta aperta o almeno socchiusa”, usando il chiavistello o un carrello.
Secondo la polizia la cameriera ha bussato alla camera di Strauss-Kahn, si è annunciata a voce alta, e ha tenuto la porta aperta con il carrello. “L’hotel sa quando la cameriera ha aperto la porta e per quanto è rimasta aperta. E il sistema distingue tra il passepartout della cameriera e la chiave del cliente”. Sempre secondo la polizia, quando Dsk si è buttato sulla cameriera, la donna ha fatto per fuggire ma lui ha chiuso la porta (atto dal quale viene l’accusa di sequestro di persona, una delle sette contro Dsk). E l’hotel dovrebbe sapere se e quando la porta è stata chiusa. Tutti fattori che potrebbero essere presi in considerazione dalla giuria in un eventuale processo contro il numero uno dell’Fmi.
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