«Stufo di fare da parafulmine per altri»

Scuro in volto e di poche parole, Alessio Pala ha sbrigato in fretta la conferenza pre-Lumezzane. «L’infortunio di Montini? Doveva già essere pronto. Oggi dobbiamo essere brutti ma concreti»

«Mi sono stufato di prendermi responsabilità non mie, non voglio più fare da parafulmine per nessuno». L’Alessio Pala che si presenta in sala stampa per la presentazione di Pro Patria-Lumezzane (in campo oggi alle 15 allo Speroni) non è esattamente l’immagine vivente della serenità. Scuro in volto, di poche e ruvide parole, il tecnico biancoblù sbriga la pratica-conferenza offrendo un’immagine di sé ben più torva rispetto a quella delle sue prime chiacchierate con la stampa locale. Logico, si dirà: dall’ultimo posto in classifica, a -13 dall’AlbinoLeffe penultimo, non si possono spiccare capriole di gioia.

Ma forse c’è anche dell’altro, dietro il malumore del mister di Pagazzano: ad esempio la gestione non certo impeccabile degli infortunati, a cominciare dal tormentone Montini («Mi avevano detto che sarebbe tornato già in condizione di giocare, invece non è ancora pronto. Mi sono fidato…»), ma anche qualche punzecchiatura della stampa: «Sul Lumezzane non dico niente, altrimenti mi dicono che parlo troppo degli avversari». Ma veniamo finalmente alla partita di oggi. Cominciando, manco a dirlo, dall’infermeria. Intanto una premessa: l’avventura di Inacio Pià alla Pro Patria si è già conclusa. Come avevamo anticipato venerdì, l’attaccante brasiliano dovrà operarsi al ginocchio, perciò la sua stagione è finita. Subito dopo l’intervento chirurgico, la società e il giocatore dovrebbero trovare l’accordo per la rescissione del contratto, così da liberare un posto nella lista dei 24. Contro il Lumezzane saranno indisponibili anche Jidayi e Degeri, oltre a Montini (a proposito, qual è il problema dell’attaccante ciociaro? Risponde Pala: «Probabilmente una microfrattura, forse una situazione che si portava dietro da prima del suo arrivo a Busto).

Sampietro è stato convocato ma non è al meglio e si accomoderà in panchina. Che undici vedremo allora contro i valgobbini del nuovo mister Antonio Filippini? Dovrebbe essere un 4-3-1-2 con La Gorga in porta; Pisani, Zaro (o il recuperato Marchiori), Ferri e Possenti in difesa; Capua playmaker con Coppola e Taino ai lati; Santana dietro le due punte Vettraino e Marra.

Il piano partita è abbastanza chiaro: provarci, sì, ma con giudizio. «Quando sono arrivato alla Pro Patria – ricorda Pala – non creavamo occasioni ma eravamo solidi, tignosi. Adesso ci scopriamo di più ma perdiamo equilibrio e prendiamo due gol a partita: non va bene. Dobbiamo essere propositivi, ma senza sbilanciarci. Una via di mezzo, insomma: magari brutti da vedere, ma concreti».

Soprattutto bisognerà non essere molli come sabato scorso a Pordenone: «Lì abbiamo fatto proprio male, sbagliando atteggiamento – ammette il tecnico biancoblù – Dopo quella partita la società ha richiamato tutti all’ordine. Quando si gioca così, la responsabilità principale è la mia, e me la assumo tutta». Difficile capire come giocherà il Lumezzane: i rossoblù, privi dello squalificato attaccante brasiliano Cruz, hanno finora giocato con il 4-3-1-2, ma il nuovo mister Antonio Filippini, subentrato questa settimana all’esonerato Nicolato, potrebbe apportare delle modifiche: «Li ho visti domenica contro il Renate e sono rimasti in partita fino alla fine». Ma qual è adesso l’obiettivo della Pro Patria? «Fare più punti dell’AlbinoLeffe, al netto della penalizzazione». Sperando che la sentenza d’appello del processo sul calcioscommesse possa ridurre, anche di un bel po’, il -7 inflitto in primo grado.