Su le mani. Un applauso per voi

In 150 fuori dallo stadio a cantare: nulla può fermare la passione della marea biancorossa

Ingredienti: 150 cuori, una Curva Nord, un pizzico di follia, 11 leoni, 3 punti, 2 treni, una ventina di Carabinieri, qualche curioso, un cellulare collegato alla diretta de La Provincia; mescolate il tutto, mettetelo a scaldare fuori dal cancello del settore ospiti del Mari di Legnano e spruzzateci sopra una quantità infinita di passione.Pronta: è la ricetta d’amore del popolo del Varese Calcio per la sua

(in ogni senso possibile) squadra. È la risposta pacifica della marea biancorossa ad un’assurda decisione piovuta dal palazzo dei bottoni. È la magia che profuma di sport, orgoglio, amicizia. È la partita che i tifosi del Varese hanno giocato ieri in un parcheggio da dove hanno spinto i ragazzi di Ciccio Baiano alla vittoria nel derby contro il Legnano e all’ascesa fino alla vetta della classifica.

Sono le 14.30 in punto quando la Curva Nord inizia a scandire i cori, con un insieme di voci così forti da raggiungere la tribuna centrale, a un centinaio di metri in linea d’aria di distanza.
«Su le mani che si parte: dai Varese vinci per noi!». Un cancello grigio, chiuso, lascia un solo spiraglio per sbirciare e vedere Pissardo seguire il gioco che si sviluppa dalla parte opposta. «Varese in tre parti: VA-RE-SE! Più forte, più forte: VA-RE-SE!»

I carabinieri, che hanno facilitato l’arrivo della Curva alle spalle del settore che l’anno scorso fu un tripudio biancorosso, seguono con tranquilla attenzione: di situazioni pericolose neanche l’ombra. È solo passione, è solo orgoglio. Senza fine.

«E facci un gol! E facci un gol! Forza Varese facci un gol!». Detto, fatto: biancorossi avanti, boato, battimani e cancello usato come un tamburo. «In casa giochiamo noi!»; «Dai magico Varese, vinci per noi. Anche in Eccellenza, non riesco a stare senza, io sono qui con te. Io sono qui con te»: qui, cioè in un parcheggio fuori dal Mari, in una domenica che si poteva passare a casa invece che prendere il treno e andare a Legnano a non vedere la partita.

«Gol! 2-0!»: il dito più veloce è del decano dei tifosi, Lele Bellorini, che annuncia la rete di Bottone prima di spiegare cosa ci faccia lì fuori: «Sono venuto proprio perché non potevo entrare. Non ho visto la partita, l’ho vissuta lo stesso: questa è la mia domenica e nessuno me la porta via». Nel frattempo dal palazzo alle spalle del gruppo si affacciano delle persone, tra cui una signora che regala agli ultrà una bottiglia d’acqua: «La signora alé alé!». Qualcuno chiede delle lasagne, la signora rientra in casa: sarà mica andata a prepararle?

La festa non si ferma: al 30’ «Salutate la capolista», al 35’ un giro di pensieri per tutti i rivali storici. Si chiude con «Su le mani per il Varese» e, soprattutto, con «Un applauso per noi»: chiuso il primo tempo, portato a casa il risultato, si può rientrare. La Curva riparte in direzione Varese, con la testa già al Franco Ossola e al Chieri. Una festa che, per essere tale, non poteva che chiudersi con un regalo: è quello che chiede e ottiene l’arbitro calabrese Longo, ricevendo in dono dalla dirigenza una maglia del Varese. La passione biancorossa travolge davvero chiunque.

Il video dei tifosi:
Che spettacolo la curva Nord!