Sulle tavole natalizie trionfa il cappone E sulla vostra?

Gettonatissimi anche i ravioli in brodo e il salmone. All’insegna della tradizione i nervitt cunt i scigull. Immancabile poi il ricco antipasto all’italiana

– Vi piacerebbe sapere cosa mangeranno i nostri vip varesini a Natale? Eccoli in batteria a raccontarci la loro tavola delle feste!

Iniziamo da. Il primo cittadino di Varese festeggia in famiglia con i parenti più stretti: a rotazione anche lui come tanti invita o è invitato, e tutti portano qualcosa. Una nonna farà i ravioli, asciutti o in brodo di cappone: perché non c’è Natale varesino senza cappone lesso, e se lo dice il sindaco andiamo sul sicuro; per finire un bel panettone in crema di mascarpone.
Un altro noto avvocato varesino,, si affiderà alla moglie Silvia e alle due consuocere: tutto fatto in casa,

dalla veneziana gastronomica alle capesante gratinate, al cocktail di scampi ai vol au vent, dai paté e le mousse coi crostini sino alle lasagne, passando per il cappone lesso e la cima di vitello alla genovese. Come vini un buon Prosecco per l’aperitivo, un Amarone per il pasto ed un Picolit per il dessert.
Non c’è due senza tre: in casa dell’avvocato , dopo il bollito misto coi collaboratori e i cappelletti in brodo fatti dalla signora Marta, ottantatré primavere e mamma della signora Angela, per Natale ci saranno ravioli e cappone al forno e tanti antipasti misti (salumi, russa, paté, vitello tonnato, carciofini e giardiniera), mandarini, frutta secca e panettone.

Anche dall’architetto cucinerà la matriarca, signora Carla: avrà ospiti le quattro nipotine e ha previsto un buffet di torte salate, tanta verdura, crostini e uova ripiene con mousse varie fra cui una di gorgonzola e noci, l’insalata russa e un roast-beef: per primo probabilmente farà il risotto giallo («anche se poi mi tocca correre avanti e indietro per non farlo scuocere»).
L’altro paladino del Castello di Belforte,Bossi, esponente di Terra Insubre e candidato alla segreteria della Lega alle primarie 2014, cucinerà i piatti di papà Angelo, scomparso recentemente. «Da buoni lombardi doc non si fa il veglione del 24 ma solo il gran pranzo del 25. Si inizia con il brusch di sottaceti con i salumi, per continuare con i nervitt cun-t- i scigull, la russa e lo zincarlin con l’erba cipollina e un paio di trote salmonate allevate dagli amici di Varallo Pombia: saranno in gelatina e guarnite con limone, olive e peperoni a julienne».
In tema di difensori del territorio, , assicuratore e fondatore della pagina Facebook “Varese Sporcizia e Degrado” metterà ai fornelli la compagna Ela: il suo Natale mixerà la tradizione lombarda e quella emiliana. Si parte con gli affettati misti, la russa, il cocktail di gamberetti e le tartine con salmone ed uova di lompo; si prosegue con i tortellini in brodo e si trionfa con il vitello tonnato e un polpettone, spezzando con un sorbetto; per finire, panettone e pandoro con crema di mascarpone. Il tutto innaffiato da un prosecco di Valdobbiadene e Moscato d’Asti per il dolce.

, dirigente scolastica a Cunardo, per il pranzo coi parenti servirà ravioloni di magro fatti fare da un pastificio di Santa Maria Maggiore, una tasca ripiena con patate arrosto e verdure e il panettone artigianale fatto dalla chef Mariella Massi; a cena farà un risottino alla salvia e prosecco.
L’editore e uomo d’affari festeggerà secondo la tradizione piemontese di famiglia con vitello tonnato, lingua in salsa verde, cotechino con fonduta, flan di topinambour, acciughe al verde, raviolini del plin e il cappone ripieno di Morozzo, con pandolce genovese con zabajone al moscato e vini piemontesi.