Superare la povertà Un convegno a Busto

Povertà ed esclusione sociale, l’opportunità dei fondi europei: Regione, Comuni e operatori a convegno a Busto Arsizio per capire come innovare per rispondere ai bisogni crescenti in questi settori.

L’appuntamento è per questa mattina dalle 9.30 alle 13.00 nella sala Tramogge dei Molini Marzoli, per un’iniziativa voluta da Anci Lombardia e Comune di Busto Arsizio in collaborazione con Tecla-associazione per la cooperazione transregionale europea e locale, Cilap-Eapn (sezione italiana della rete europea anti-povertà) e Ancitel Lombardia. Dopo l’introduzione del sindaco Gigi Farioli e del presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana, interverranno relatori d’eccezione: Andrea Mancini, direttore generale del dipartimento lavoro, politiche sociali ed inclusione della Commissione Europea; Maria Pia Redaelli, direttore della programmazione comunitaria di Regione Lombardia; Giovanni Daverio, direttore generale famiglia e solidarietà sociale di Regione Lombardia.

E ancora rappresentanti di Anci, Caritas e Fondazione Cariplo, insieme a sindaci e assessori dell’Altomilanese. Una tavola rotonda per capire «quale ruolo» i Comuni e la Regione potranno giocare nella prossima suddivisione della “fetta” dei fondi europei della programmazione 2014-2020, «che per il 20% dovranno essere dedicati al tema del contrasto alla povertà», come ricorda Mario Battello, direttore generale di Tecla. I fondi saranno disponibili dalla fine del 2014, quando è attesa la pubblicazione del primo bando regionale. «Ma fin da subito – afferma Nicoletta Teodosi, presidente di Cilap-Eapn Italia – occorre diffondere una cultura della programmazione, facendo rete

tra enti e integrando le varie tematiche – lavoro, casa, assistenza – attinenti al tema della povertà e dell’inclusione. Non si può sempre e solo rispondere all’emergenza». Il tema è cruciale, soprattutto perché «oggi i Comuni sono a corto di risorse – sottolinea il sindaco Gigi Farioli – perciò hanno il dovere di innovare la politica dell’offerta, investendo in modo anche creativo su iniziative di rete, come a Busto abbiamo fatto con il microcredito, il fondo famiglia lavoro, i lavori socialmente utili del distretto del commercio, e come in futuro vorremmo fare con l’idea della moneta complementare».

A. Ali.

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