Supermulte per la benzina “Così ho vinto il ricorso”

VARESE Chiede l’archiviazione per avvenuta prescrizione e la ottiene, il Comune di Varese rinuncia a incassare i mille euro che aveva chiesto. Ecco come i 374 varesini colpiti dalla super multa di mille euro per aver “abusato” della carta sconto benzina possono evitare di pagare la cartella salatissima.

Protagonista di questa storia è l’avvocato Salvatore Leggio, che ha preso a cuore il caso di una sua vicina di casa colpita proprio da una di queste multe. Anche lei quando si è trasferita dal comune di Varese, dove lo sconto vale 18 centesimi, a un comune di fascia B, in questo caso Azzate, dove lo sconto è di soli 8 centesimi, ha trascurato di comunicare il cambio di residenza alla Regione e le viene contestato per questo di aver usufruito di uno sconto benzina maggiore di quello cui aveva diritto. Gli accertamenti si riferiscono al periodo compreso tra gennaio e febbraio 2011 e in media la cifra sottratta alle casse regionale da ciascuno ammonta a 50 euro, ma c’è anche il caso limite di chi avrebbe abusato della tessera per un solo euro. Non importa, la multa può variare da un minimo di 500 a un massimo di 3 mila euro e il Comune di Varese ne chiede mille, che possono diventare la metà se l’interessato dimostra di aver sbagliato in buona fede.

Secondo l’avvocato Leggio però semplicemente questa multa non va pagata, e il Comune di Varese ha dovuto dargli ragione. «In virtù della nostra amicizia una vicina di casa mi ha fatto vedere l’avviso di questa sanzione e prima che scadessero i 30 giorni l’ho aiutata a presentare delle osservazioni in cui chiedevamo l’archiviazione per avvenuta prescrizione. E il Comune ha accolto la nostra richiesta e ha archiviato la pratica». Tutto grazie all’articolo 14 della legge 689 del ’91 in base al quale la contestazione deve avvenire entro 90 giorni dalla violazione

«ma la carta sconto benzina ha smesso di funzionare già dall’aprile del 2011, sostituita dalla Carta regionale dei servizi, oltre un anno fa», spiega Leggio nelle sue vesti di avvocato. E siccome è anche vicesindaco del Comune di Azzate aggiunge: «Ritengo corretto che le amministrazioni pretendano il dovuto dai propri cittadini, ma nulla di più – spiega – Giusto far rispettare la legge, ma anche le amministrazioni devono rispettarla, nonostante il periodo di ristrettezze economiche il Comune di Varese non ha il diritto di comminare queste sanzioni ai suoi cittadini». L. Rom.

e.marletta

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