«Tagli all’Irap nelle zone di confine per frenare la fuga delle imprese»

La Svizzera attira le imprese italiane: cosa intende fare il governo? È questa la domanda che il deputato gallaratese Angelo Senaldi (Pd) ha posto ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia.

«Le zone di confine con la Confederazione Elvetica e più in generale le provincia di Varese, Como, Vco, Lecco e Sondrio da alcuni anni sono colpite dal fenomeno della delocalizzazione», si legge nel documento. Il Canton Ticino ed il Vallese attirano le aziende con una burocrazia snella, un sistema contributivo vantaggioso e una serie di agevolazioni fiscali ed incentivi.

«Nell’ultimo periodo più di 300 attività si sono spostate dalla provincia di Varese al Canton Ticino», prosegue l’esponente della maggioranza. Una delocalizzazione che «impoverisce territori che stanno particolarmente subendo le conseguenze della crisi economica in termini di contrazione dei livelli occupazionali».

Di fronte a questo quadro, Senaldi chiede come il governo voglia operare «per favorire il mantenimento delle imprese sul territorio italiano». Ovvero se si ritenga possibile «una rimodulazione dell’imposizione fiscale, in particolare dell’Irap, per le zone di confine». Che il deputato propone di individuare come aree di «sperimentazione a burocrazia zero» per compensare i vantaggi oggi offerti a nord delle Alpi.

R. Sap.

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