Tagli Ue, sciopero a Ispra Stipendi, rischio riduzione al Ccr

Ispra – Contro la decisione di alcuni Stati membri dell’Unione europea di tagliare il bilancio dell’Ue e dunque le sovvenzioni per la costruzione del “Vecchio Continente”.In ballo c’è la solidarietà tra Paesi, non solo gli stipendi di chi lavora nella funziona pubblica europea. Lo sciopero indetto dai funzionari e altri agenti delle istituzioni europee, ha trovato ieri la piena adesione dei dipendenti del Centro comune di ricerca (Ccr) di Ispra. Alle 12.30

è scattata la protesta davanti ai cancelli del Centro, con cartelli in inglese, francese e italiano per spiegare i motivi del presidio e far sentire una sola voce: quella di chi crede nell’unione tra nazioni. Ottima l’adesione allo sciopero con tutte le otto sigle sindacali in campo e la quasi totalità dei circa 1.400 funzionari e agenti di Ispra con le braccia incrociate per la mezza giornata di astensione dal lavoro.

Nel 2004, la prima perdita del 15% di stipendio. Ora la nuova scure pronta forse ad abbattersi sulle buste paga di funzionari e agenti contrattuali che, per la stragrande maggioranza, si aggirano tra i 1.400 e i 2.200 euro. Solo i grandi dirigenti hanno stipendi intorno agli 8.000 euro al mese, ma si tratta di pochissime persone (tre o quattro) nel sito di Ispra. Sono in compenso notevoli le competenze che si chiedono a chi lavora al Ccr, a partire dalla conoscenza perfetta di almeno due lingue.

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p.rossetti

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