Tagliando Rc Auto tarocco Sequestrata una Mercedes

VARESE Pizzicata una donna straniera con il contrassegno dell’assicurazione Rc auto contraffatto. È accaduto due giorni fa e a scovare la furbetta, proprietaria di una Mercedes, sono state due agenti della Polizia Locale di Varese che hanno provveduto al sequestro della vettura ai fini di confisca. Per la donna è scattata anche la denuncia penale. Un fenomeno che, secondo il comando di via Sempione, è in costante aumento.

Come si sa, in tempo di crisi l’ingenio si aguzza. Il perdurare della crisi economica e gli alti costi raggiunti da una serie di servizi e prodotti spingono sempre più persone verso la contraffazione e l’elusione di determinati obblighi. La filiera automobilistica è una di quelle soggette a questo fenomeno proprio in virtù dei costi sempre più alti da sostenere per mantenere un veicolo. Per quanto riguarda la contraffazione del contrassegno Rc auto una semplice riflessione sulla pericolosità di questa operazione dovrebbe far desistere le persone dal praticare queste procedure irregolari. Un incidente automobilistico causato da una vettura priva di copertura assicurativa può risultare dannoso per sé ma soprattutto per la controparte con risvolti nel codice penale. «Da gennaio scorso – spiegano dal comando – la contraffazione dei contrassegni delle Rc auto sono in aumento e, nella maggior parte dei casi, si tratta di persone straniere e giovani. Ci sono anche coloro che circolano con l’Rc scaduta e cercano di nascondere la data piegando il contrassegno esposto. In questi casi si procede al fermo del veicolo e a una sanzione che supera i 700 euro».

Ma per cogliere la differenza tra un contrassegno originale e uno falso è necessario un intuito spiccato, un occhio attento e tanta esperienza maturata sul campo. Un contrassegno falso è spesso scannerizzato e risulta più sbiadito di colori di quello originale, sui bordi non è seghettato ma liscio perchè ritagliato con le forbici, spesso non presenta la firma di rilascio.

A guardare gli agenti della Polizia Locale mentre lavorano, viene da pensare a una delle serie investigative che hanno tanta fortuna di questi tempi sul piccolo schermo. Tra raggi infrarossi, scanner professionali, lampade di ultima generazione e un intuito spiccato, i vigili varesini hanno dichiarato “guerra” ai soliti furbetti. Infatti, nel corso dell’ultimo periodo i vigili hanno riscontrato che su alcune vetture, in sosta in alcune vie del centro cittadino, erano esposti contrassegni per la circolazione di persone invalide, per i quali vi era il dubbio non fossero regolari. Spesso, le contraffazioni sono di ottima fattura, del tutto simili all’originale e di difficile riscontro se non dopo un’attenta analisi: la falsificazione potrebbe sfuggire ad una veloce verifica, soprattutto con il permesso collocato all’interno di un veicolo dietro il parabrezza. «I falsi permessi per invalidi sono spesso fotocopie di originali o scannerizzazioni. In questo caso, i furbetti sono per lo più italiani. Poi, di sono anche diversi casi di utilizzo improprio del tagliando».

e.marletta

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