La parata al 38’ del primo su Zerbin è da fenomeno assoluto. Indimenticabile. Ma tranquilli, non rimarrà sola: ne arriveranno tante altre ancora. Perché Marco non ha nessuna intenzione di accontentarsi: questione di sangue, spiegata al meglio da nonno Cesare in tribuna: «Grande parata? Io l’avrei tenuta…».
Prestazione superlativa. Difende con sicurezza, spinge con forza e intelligenza. La catena di destra è in volo e non deve fermarsi più.
Nel primo tempo il Gozzano non attacca granché, spaventato dalla presenza del Generale. Che, per una volta, deve lasciare solo il suo esercito, fermato da un fastidio agli addominali: per i compagni è la prova di maturità, superata. Un orgoglio per il capitano (
La scelta sembra una definitiva bocciatura per Luoni. E una promozione per lui, che ripaga la fiducia difendendo concreto e mettendo la testa nel gol del 3-1).
Sulla distinta c’è scritto Viscomi, ma sembra che la squadra mercato si sia dimenticata di avvisarci di aver riportato qui il gigante della difesa di Maran. Prova totale, condita da un gol che solo lui e il suo cuore enorme potevano realizzare. Monumento biancorosso.
Conquista l’angolo da cui nasce il 2-1 spinto dalla gratitudine nei confronti di chi gli ha dato un’altra possibilità. Che si merita. Avanti tutta.
Inarrestabile. Schizza ovunque, facendo impazzire gli avversari con i suoi dribbling. E gioca in un ruolo che in teoria non sarebbe il suo: in silenzio, con sacrificio e dieci polmoni.
Il voto è media tra la prova del primo tempo, piena di errori e preoccupazioni (che la tribuna non manca di fargli notare) e la reazione di grande carattere della ripresa.
Nel primo tempo si sdoppia per coprire il compagno di reparto, in grande difficoltà. Nella ripresa tiene alti pressione e baricentro.
Un paio di giocate di pura forza, per il resto si gioca più spesso sul lato opposto.
Eccolo, il nostro 10. Quello che illumina, che si prende le responsabilità, che si carica la squadra sulle spalle, che gioca sicuro dei suoi mezzi: avanti così (
Entra e si prende subito un giallo: «Bentornato» gli urlano dalla tribuna. Bentornato, sì: resti con noi?).
Cerca senza trovare il gol. E questo lo fa soffrire: ma tornerà (
Spara in rete il gol del 3-1 ed esplode di gioia. A fine partita non vuole più andarsene dal Franco Ossola: non ti preoccupare, questa è casa tua).