Tante promesse mai mantenute: di chi è la colpa?

Il problema principale del Paese è che ci siamo disabituati a usare il pensiero, la memoria, crediamo solo alle promesse fatte al presente. Non cogliamo più le contraddizioni dei pifferai magici che hanno promesso e non hanno mantenuto. Poi ne hanno fatto altre. Promesse a cui abbiamo creduto di nuovo, puntualmente ancora non mantenute.

Francesco Degni

Questo è il Paese dell’eterno promessificio. Più passano gli anni, e più si promette. In grande, naturalmente. Idee di faraoniche infrastrutture, per esempio, e nel frattempo spesa pubblica che va a ramengo, sprechi vergognosi, privilegi inaccettabili, “combine” nascoste e d’ogni risma. Le promesse sono così abusate d’essere divenute il pane raffermo della quotidianità.
Ma è un pane che si vende comunque, seguita a lievitare, a presentarsi come buono. Salvo riconoscerne la rancidità alla prossima fregatura, che non manca mai. C’è però da aggiungere qualcosa. Ok all’indignazione per le inevase promesse altrui. Ma le nostre? Le promesse che facciamo a noi stessi? Siamo sicuri di mantenerle, e non invece d’autoingannarci consapevoli di farlo? Quanti obiettivi ci prefiggiamo e quanti ne osserviamo? Fino a che punto la coerenza, soprattutto la coerenza etica, trova riscontro nel traslocare dalle idealità ai fatti? Non succede mai che il promesso si volga in compromesso? È bene rifletterci su un po’, almeno un po’, perché quando parliamo di problema principale del Paese, parliamo appunto d’un problema non esclusivo d’una categoria, d’una classe, d’un ceto, d’un rango, d’una condizione eccetera. Parliamo d’un problema che affonda la radice nel sentire purtroppo diffuso, se non comune.
Perciò, per arrivare al dunque: la casta politica (perché è ad essa che questa lettera si riferisce) ha le sue ben note responsabilità e colpe, ma chi ne ha favorito l’insediarsi e il mantenersi non ne ha d’inferiori. E fin che non verranno riconosciute, sarà impossibile conoscere un diverso profilo del tanto deprecato Paese.

Max Lodi

p.marengo

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